PATRIZIA (VARANASI - KATHMANDU, 22/11/2007 - 30/11/2007)
Ciao ragazzi...e 2! (scrivo "e 2" perche' avevo gia' scritto
una 40ina di righe ma non so come ho fatto ed ho cancellato
tutto...cosi' ora ricomincio!! :-))
Vi scrivo da Kathmandu, la capitale del Nepal. Siamo a quasi
1400 metri e l'inverno si inizia a sentire anche qui. E'
strano indossare calzettoni, pantaloni lunghi e pile dopo
mesi in calzoncini e maglietta!
22 Novembre. Di mattina presto facciamo l'ultima passeggiata
lungo i ghat in riva al Gange a Varanasi. Le attivita'
mattutine sono iniziate da qualche ora. I bufali sono stati
messi a mollo nel fiume, gli uomini si lavano nel fiume con
una specie di perizoma di stoffa e le donne vestite. Le
scimmie lungo le scalinate incutono un po' di timore. Gli
indiani ci passano in mezzo con una pietra in mano e noi
seguiamo l'esempio. Serve giusto per fargli paura in caso di
"attacco"; sono cosi' carine ma non poi cosi' docili.
Ripartiamo da Varanasi. Dopo il traffico caotico della
citta' e l'incrocio ancora con qualche mucca iniziamo a
pedalare su una strada piu' rilassante. A pranzo ci fermiamo
in un ristorantino all'aperto lungo la strada. Scegliamo
dalle pentole due cose da mangiare che ci sembrano poco
piccanti e prendiamo anche del chapati. Dopo poco si fermano
a mangiare al ristorantino due occidentali in macchina.
Strano vedere due visi non indiani fuori dai centri
turistici. La sera ci fermiamo in un hotel lungo la strada.
Inizia a fare freschino e pesa un po' lavarsi con l'acqua
fredda. Poi stasera non c'e' la doccia cosi' lavaggio con
brocche di plastica e secchi!
23 Novembre. Ripartiti lungo la strada vediamo due scimmie
diverse da tutte quelle viste fino ad ora. Hanno la coda
lunghissima ed il muso nero. Lungo i fiumi che affluiscono
al sacro Gange ci sono sempre cerimoni funebri con corpi
bruciati. Il traffico in India e' sfrenato ed a volte
pericoloso. Tutti passano senza il minimo riguardo per
l'altro! Prima di arrivare a Gorakhpur un tizio in
bicicletta mi sta per entrare nella ruota cosi' allargo un
po' e freno, peccato che sotto di me c'era della
sabbia...cosi' mi sono cappottata in mezzo all'incrocio! Per
fortuna alla bici non si e' rotto niente ed io mi sono
sbucciata solo una mano ed un gomito.
24 novembre. Ripartiamo da Gorakhpur abbastanza presto. Oggi
passeremo il confine ed entreremo in Nepal. Lungo la strada
vediamo una marea di scimmie e qualcun'altra sugli alberi in
mezzo alla giungla. Piccole ma con il muso rosso che sembra
quasi arrabbiato. Se gli fai dei versi strani si alzano in
piedi sulla difensiva ed aprono la bocca con gli occhi
spalancati verso di te. A pranzo ci fermiamo lungo la strada
in un posticino che fa delle somosa e altre cose fritte.
Sembra gentile ma alla fine ci chiede il triplo del prezzo
reale. Gli diamo il prezzo giusto e ce ne andiamo. Arriviamo
alla frontiera alle tre del pomeriggio. Nepalesi ed indiani
la passano liberamente senza bisogno di nessun permesso. Per
immigrazione indiana c'e' un tavolo sotto un portico con un
cartello in inglese che se non lo cerchi non lo trovi. Ed un
ufficiale che in tre minuti ci timbra il passaporto. La
frontiera e' aperta 24 ore ma se passi durante la notte devi
andare a cercare l'ufficiale per farti timbrare il
passaporto. Alla frontiera nepalese impieghiamo qualche
minuto in piu' ma sempre tutto molto veloce. La sera ci
fermiamo a dormire in una citta' a 4 km dal confine. E'
molto meno caotica delle citta' indiane e meno sporca. In un
negozio compro un paio di calze...inzia l'inverno!
25 novembre. Ripartiamo da Bhairahawa dopo una bella
colazione. Percorriamo una strada che costeggia l'India. La
strada e' abbastanza pianeggiante. Costeggiamo le montagne
nepalesi e l'infinita pianura indiano ma in un tratto la
strada sale un po' per poi riscendere. Anche con l'infinita
pianura la strada poteva passare solo li'..piu' in basso e'
India. Lungo la salita vediamo delle scimmie appollaiate
suglia lberi, alcune di quelle con il muso nero e coda lunga
ed altre "normali". Ci fermiamo in un paesino, Arunkhola,
lungo la strada verso Kathmandu. Troviamo una stanza per 200
rupie (2 euro). Con il cemento per terra ed un letto "taglia
cinese" (lungo come Claudio e stretto) con delle coperte
calde ma che lasciano solo all'aria e non lavano da tempo!
Per cena mangiamo del Chapati con delle verdure un po'
piccanti e del pollo abbastanza abominevole. Riusciamo a
farci fare un omelette che ci da un po' di energia. I pranzi
indiani e nepalesi lungo la strada sono un po' troppo poco
per due che pedalano, ma poi nelle citta' piu' grosse si
mangia bene!
26 Novembre. Per colazione ci facciamo preparare due
bicchieri di "CIAI" (te' e latte) in cui "puciamo" (e'
italiano??) dei biscotti ed un omelette (una "botta di
vita") ma almeno ci riempe un po' lo stomaco. Dopo una 50ina
di km prendiamo il bivio per Kathmandu e costeggiamo un
fiume per 35 km (e' incredibile le salite e le discese
assurde che ci possono essere costeggiando un fiume!).
Incontriamo due ragazzi neozelandesi in bici che vanno nella
direzione opposta alla nostra. Ci scambiamo un po' di parole
e poi proseguiamo, ognuno nella propria direzione. Come
faccio fatica a capire i neozelandesi (come americani ed
australiani) quando parlano inglese! Ci fermiamo per la
notte a Mugling. Il fiume si divide...girando a sinistra si
va verso Pokhara ed a destra verso Kathmandu. Troviamo una
stanza per 200 rupie, tipo quella di ieri ma con un bagno
piu' decente. Dovrebbe esserci un boilerino elettrico per
l'acqua calda. Peccato che va via la corrente...anche per
oggi niente doccia. Anche stasera per cenare e' un po' una
desolazione. Chapati piccanti e patate ancora piu' piccanti.
Troviamo della pasta cinese ma anch'essa piccante! E va beh!
27 novembre. Ripartiamo presto...fa freddino e c'e' un po'
di nebbia. La strada costeggia sempre il fiume, ma sale piu'
che scendere. Dopo un'oretta incontriamo un uomo che spinge
la bicicletta su una salita. Ci fermiamo e parliamo un po'
con lui. E' partito ieri da Kathmandu ed e' diretto in Sri
Lanka. E' il suo secondo giorno di pedalata. Le nostre bici
ed il nostro equipaggiamento fanno tenerezza rispetto ai
suoi. Non gli chiediamo l'eta' ma dal viso si direbbe una
60ina! UN MITO!!
I camion ed i pullman che ci sorpassano vanno come dei
matti. Mentre pedalo su una salita sorpasse delle bambine di
6 o 7 anni che stanno camminando per andare a scuola. Dopo
un attimo sento pesare di piu' la bici. una bambina mi si e'
attaccata al portapacchi ed a dato la mano ad altre due
amichette. Accellero un po' e mollano la presa! A pranzo con
nostra sorpresa troviamo un ottimo ristorante lungo la
strada dove si fermano i pullman di turisti provenienti da
Pokhara. Un po' caro ma con delle cose sostanziose da
metterre nel pancino. La sera ci fermiamo a Naubise. Un
paesino a 25 km da Kathmandu. E' gia' un po' di km che la
strada sale, fra un po' divenmta buio e piu' freddo e ci
sono ancora una 15 di km di salita. Troviamo una stanza per
150 rupie con un vetro rotto e delle coperte che credo da
quando le hanno comprate non le hannomai lavate. Il bagno e'
qualcosa di abominevole ma come riparo per la notte puo'
andare. E nemmeno stasera doccia...domani saremoa Kathmandu!
Per cena troviamo del "fantastico" (e' strano come in certi
momenti si possano considerare delle cose fantastiche che in
altri non ci piacerebbero!)riso con latte e zucchero. Buono,
caldo e soprattutto dolce!!
28 novembre. Ripartiamo in salita e dopo 15 km siamo in
cima, ci fermiamo a mangiare del cioccolato prima di
scendere nella valle di Kathmandu. Dopo un po' di caos
arriviamo a Thamel. Il centro turistico di Kathmandu.
Troviamo un hotel economico e abbastanza carino...il bagno
e' un po' minuscolo e scuro ma c'e' l'acqua calda. Hanno
delle cisterne e pannelli solari sul tetto. Di giorno c'e'
l'acqua super calda! Dopo la doccia (finalmente!), compriamo
un maglione per me ed uno per Claudio e delle calze di lana.
Inizia a fare freddo la sera! E' incredibile come vendano di
tutto. Ci sono un sacco di maglioni, cappelli, calze e
ponchi di lana di yak. Pashmina e Cashmir. Pile e giacche
(identiche ma copiate) north face. E di tutto per la
montagna. Incensi, te' e tisane. Cerchiamo dei negozi di
bici. Ne troviamo due con dei buoni pezzi. La mia ha tanti
pezzi da cambiare e Claudio ha bisogno dei pezzi di ricambio
per la sua.
29 novembre. Giriamo ancora per negozi di bici e ne troviamo
alri due. In uno c'e' un uomo che e' troppo un mito. Nel
negozio ha un sacco di pezzi usati e lui e' vestito da
ciclista con capelli lunghi e cappello al contrario. E'
forte.
30 novembre. Facciamo un po' di commissioni e giriamo un po'
per il centro. La mia macchina fotografica ha l'obiettivo
rovinato all'interno: lascia un punto nero abbastanza grosso
in tutte le foto chiare. La portiamo in un negozio che vende
videocamere e macchine fotografiche...si puo' riparare il
danno. Costa un po' caro ma meno che comprarne un'altra!
Qui a Kathmandu abbiamo conosciuto un ragazzo tedesco che e'
arrivato qui in bici dalla Germania. Ha percorso 11000 km ed
e' arrivato in questi giorni dal Tibet. Abbiamo conoscuto
piu' viaggiatori qui che in tutto il rest del viaggio! Sara'
che e' un posto magico.
Sono passati 7 mesi da quando siamo partiti da Pechino con
le biciclette ed abbiamo percorso sino ad ora 12063 km.
Ciao a tutti, ci sentiremo fra un po',
Patrizia
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