27.3.08

CLAUDIO (BUROCRAZIA, 27/03/2008)

Ciao Gente, siamo ancora fermi a Yazd ma domani mattina
finalmente si riparte.

Non abbiamo ancora pedalato in Iran, per ora e' stato tutto
un po' troppo complicato ma da domani si ricomincia! Il
vento soffia sempre da ovest ma sara' comunque bello
pedalare.

Siamo arrivati a Yazd la settimana scorsa nel periodo
peggiore dell'anno. Il No Ruz, il nuovo anno iraniano. Il 21
marzo con l'inizio della primavera comincia anche il nuovo
anno del calendario iraniano. Tutte le famiglie si spostano
in massa verso le citta' turistiche e in visita dai loro
parenti lontani. Gli alberghi sono tutti affollatti, gli
autobus pieni e molti negozi chiusi.
Molta gente preferisce accamparsi con la tenda ma non ci
sono i campeggi... Si accampano ovunque, nelle piazze
davanti ai monumenti, nei giardinetti, nelle rotonde in
mezzo agli incroci, sui marciapiedi e in ogni luogo dove si
possa montare una tenda. Sono tutti attrezzati con stuoie e
cucine da campo, hanno pensato a tutto!
Il No Ruz dura una settimana e comprende diverse feste,
molti festeggiano dal 21 al 2 Aprile, il tredicesimo giorno
del nuovo anno.

Yazd e' una citta' fantastica nel mezzo del deserto, una
delle citta' piu' antiche al mondo. Costruita con mattoni di
fango e paglia e famosa per i suoi "badgirs", le torri del
vento. Sono state studiate in modo da catturare il vento e
convogliare l'aria per rinfrescare le case. I ventilatori
antichi...
La citta' e' stata un'importante centro per la religione
pre-islamica, il Zoroastrianism, ed e' tuttora la piu'
grande comunita' Zoroastrian del paese.

Abbiamo passeggiato per i vicoli disabitati e visitato
diverse moschee. Ha un'incredibile somiglianza con
Samarcanda per i suoi alti minareti celesti e le facciate
delle moschee che ricordano il Registan.

A Yazd abbiamo avuto un'idea geniale (ci smbrava
geniale...), quella di anticipare i visti per il
proseguimento del viaggio dirigendoci a Tehran con un bus.
Il visto turkmeno porta via almeno 10 giorni quindi il
nostro piano era perfetto, "andiamo a Tehran con il bus,
facciamo la richiesta e poi torniamo a Yazd!" Daccordo con
il padrone della guest house abbiamo lasciato le bici e i
bagagli in sua custodia e con un bus siamo andati a Tehran.

Questo era il piano B, un disastro totale. Per richiedere il
visto di transito turkmeno avevamo bisogno prima del visto
azerbaijo che ci avrebbero fatto in giornata. Ci avrebbero
fatto se l'ambasciata fosse stata aperta!
L'unica ambasciata che si e' concessa il lusso di chiudere
per 10 giorni e' stata proprio quella azerbaija!!
Che nervoso, una notte in autobus per richiedere quei visti
andata in fumo.

Il piano B ha continuato a peggiorare il giorno dopo con la
seconda idea... "Richiediamo il visto siriano gia' che siamo
qui a Tehran". All'ambasciata non accettavano la richiesta
senza una lettera di raccomandazione da parte
dell'ambasciata italiana ma nessun problema...
All'ambasciata italiana ci hanno rilasciato la lettera in
poche ore e siamo tornati all'ambasciata siriana.
Un po' di attesa, ci spediscono al consolato "porta nord" e
compiliamo i moduli per la richiesta. Una volta nell'ufficio
l'impiegato ha cominciato con domande insensate e con un
tono da superiore irritante.

"Dove andate dopo la Syria? In Israele?"

Quella e' stata la domanda piu' del cazzo che poteva fare,
quella che ci ha fatto incazzare di piu'! Nonostante
continuassimo a insistere che noi in Israele non ci
volessimo andare e che mai nella vita saremmo andati non e'
servito a nulla.
Lui continuava a insistere con Israele, "perche' non ci
andate? Tanto una volta a casa potreste rifare il passaporto
e nessuno saprebbe che ci siete mai stati...". Quanto mi
irritava quel coglione, lui e i loro probelemi con Israele!
Ma che cazzo me ne frega a me delle loro paturnie!!

Fatto sta che alla fine con un tono di superiorita' e
leggerezza ci ha detto "tornate sabato, magari ottnete il
visto, magari no...".
Troppo incazzati per farci prendere ancora per il culo ci
siamo ripresi i passaporti e ce ne siamo andati. Ero al
limite della sopportazione, ancora un minuto e loavrei
picchiato.

Il fastidio piu' grosso e' avere a che fare con degli
impiegati dietro una scrivania che grazie a quella possono
impedirti di proseguire a loro piacimento.

Il nervoso e' passato il giorno dopo nonostante un viaggio
a Tehran di 3 giorni e due notti su un bus a dormire scomodi
e poche ore.

Per la Syria ho contattato l'ambasciata italiana ad Ankara
per una lettera di presentazione. In Turchia e' piu'
semplice ottenere il visto siriano essendo confinante.

Questa mattina siamo arrivati a Yazd dopo una notte
turbolenta in bus. Ci siamo rimessi nel dormitorio in
compagnia di altri viaggiatori "sfigati". Una canadese e una
peruviana incontrati gia' a Tehran che stanno aspettando il
visto indiano che lentamente forse avranno. Probabilmente a
Tehran mettono la peggir specie di impiegati dietro le
scrivanie!
Questa mattina ci siamo fatti delle grosse risate parlando
delle nostre esperienze a Tehran.... Buona fortuna ragazzi!!

Domani si riparte, questo e' quello che conta in un viaggio.
Andremo lentamente verso Tehran dove riproveremo a
richiedere i visti azerbaijo e turkmeno.

Sara' deprimente tornare a Tehran ma almeno sappiamo gia'
dov'e' lambasciata azerbaija, dove fanno le fotocopie,
dov'e' una pasticceria e dove andare a dormire!! Un
vantaggio notevole!!

Ciao gente, viva le scrivanie!! A casa me ne compro una e
gioco a fare l'impiegato cattivo!!!

Buon viaggio!!

Claudio

2 comments:

augusta said...

ciao, sono augusta... ci siamo conosciuti a yazd.. la svizzera con i due torinesi. ho letto del vostro problema con la siria (e non ho dimenticato di avervi promesso i numeri di telefono degli amici siriani): non disperate. Se dovesse andare male in turchia, provate lo stesso ad andare al confine. Noi il visto siriano l'abbiamo fatto al confine fra libano e siria (non c'è un traghetto tra turchia e libano?), via terra, anche quando tutte le ambasciate siriane dicevano che non era possibile. Un'amica l'ha ottenuto entrando dalla giordania, ma solo quello di transito. Insomma pare che al confine siriano i visti di solito si riescano ad avere. Questo è stato 2 anni fa.

Per quanto riguarsa il ibano, il mio amico mohammed, egiziano, è appena stato in libano, e sembra che non ci siano grossi problemi al momento. nei prossimi giorni dovrei sentirlo, quindi chiedero' maggiori informazioni.

Buon proseguimento di viaggio. noi siamo già tornati a casa e fino a luglio non si riparte... quindi viaggeremo con voi, seduti tranquillamente al computer.

Un abbraccio
augusta e fabio
(e anche stefano, immagino... che pero' ora è solo preoccupato per la sua valigia persa da alitalia)

viandanti said...

Grazie per le informazioni! Noi siamo a Esfahan. Non credo riusciremo ad ottenere il visto siriano in Turchia perche' l'ambasciata italiana non rilascia lettere di presentazione. Proveremo al confine! Forse ci sono traghetti (non passeggeri) fra Turchia e Libano ma non siamo sicuri che qualcuno timbri il nostro passaporto all'arrivo in porto in Libano.
Un abbraccio,

Patrizia e Claudio