PATRIZIA (ESTENSIONE, 29/03/2008 - 3/04/2008)
Ciao ragazzi!
Vi scrivo da un internet cafe' ad Esfahan. Dalla mia
postazione vedo una delle piazze principali di Esfahan. A
dire il vero niente di che! Una rotonda con dei fiori e il
traffico di auto e moterette che gira intorno! C'e' un bel
cielo azzurro, fa abbastanza caldo e Claudio qui di fianco a
me e' in ottima forma!
29 marzo. Facciamo colazione e salutiamo qualche viaggiatore
conosciuto a Yazd. Una donna inglese speciale, Gayle e suo
marito in viaggio verso la Cina da 14 mesi, un ragazzo
francese, un ragazzo inglese in viaggio con un vecchio
camper di 25 anni che e' diretto in India, un ragazzo
canadese ed una ragazza peruviana arrivati dalla Turchia e
diretti in India e un signore greco un po' strano ma forte.
Appena fuori Yazd ricomincia il deserto, 'voliamo' fino
all'ora di pranzo e poi il vento soffia forte in direzione
contraria alla nostra e ci (mi) fa fare una fatica
bestia...non mi piace il vento quando soffia contro!! Molti
in auto ci salutano quando ci sorpassano e una donna ci
regala due mele passandocele dal finestrino. Gesti molto
apprezzati!! Nonostante il vento contro la sera il
contachilometri segna 138 km...non male! Ci accampiamo, con
la nostra tenda, sotto un cavalcavia in mezzo al deserto.
Siamo sotto la strada e nessuno ci puo' vedere, intorno non
c'e' niente (solo qualche ormica e scorpione), l'unico
fastidio e' il rumore dei camion e delle auto che passano.
Cuciniamo pasta al sugo...che buona!!!
30 marzo. Al nostro risveglio troviamo uno scorpioncino
venutosi a riparare sotto la tenda per il freddo. Di giorno
il sole picchia ma di notte e al mattino presto fa
freschino. Colazione e si riparte. Ovviamente il vento non
ci abbandona e si procede con fatica e lentamente
facilitando i miei scleri! Arrivti a Nain dopo una 40in di
km entriamo in citta' per comprare della frutta e dell'acqua
minerale. Incontriamo due ragazzi, tutte e due di nome
Mohammad, che ci inviatano a visitare una moschea doce hanno
allestito una mostra di foto di altri viaggiatori
(principalemnte in bicicletta). Molto interessante. Un
ragazzo abita a Nain, studia inglese (lo parla gia' molto
bene) ed e' un membro di hospitality club. L'altro ragazzo
Jalali Mohammad abita 40 km, sulla strada per Esfahan, a
Toudeshk. Offre ospitalita' in casa sua (o meglio di sua
sorella) a ciclisti, motociclisti e altri viaggiatori. Ci da
il suo indirizzo e ci diamo appuntamento per qualche ora
dopo nel suo villaggio. Impieghiamo una vita ad arrivare a
Toudeshk...30 km di salita e 10 di discesa la separano da
Nain. Arrivati a Toudeshk incontriamo Mohammad, ci porta a
casa sua, ci offre te e qualcosa da mangiare. Ceniamo con
tutta la famiglia (pane, riso, fagioli, yogurt, pollo,
insalata e ovviamente te!) e dopo cena arriva altra gente a
casa. Siamo un po' cotti e vorremmo dormire ma prima
partecipiamo per una mezzoretta alla festa per un
matrimonio. La cosa strana e' che uomini e donne sono
divisi. Io entro nella sala dove ci sono gli uomini. Tutti
seduti ai lati della sala, una pianola e un iraniano che
canta. Sono un po' in imbarazzo...l'unica altra "donna", una
bimba con il papa' che guarda divertita gli uomini ballare
al centro della sala tutta coperta di tappeti. Torniamo a
casa e ci viene preparato il letto in una stanza tutta
coperta di tappeti (come quasi tutti gli ambienti della
casa). Si tolgono le scarpe prima di entrare in ogni stanza.
Si usano solo per uscire o per il bagno le ciabatte.
Buonanotte!
31 marzo. Salutiamo Mohammad e tutta la famiglia,
ringraziamo per l'ospitalita', ci scambiamo gli indirizzi
email, carichiamo le bici e ripartiamo. Il vento e' contro
ma la strada e' un po' in discesa cosi' si va bene! Ci
fermiamo soto un cavalcavia per pranzo. Sono gli unici posti
dove si trova un po' di ombra. Nel deserto non c'e' un
albero, solo qualche basso arbusto. Solo nelle citta' ci
sono molti alberi. Mancano ancora una 30ina di km ad Esfahan
e il vento e' aumentato. Vediamo dei grossi mulinelli di
sabbia nel deserto ed uno grosso al fianco della strada. Per
fortuna se ne sta di lato e la sabbia non ci travolge. I
cavalcavia sono utili per molte cose...compreso fare i
propri bisogni! Mentre esco da uno di questi, un po' piu'
basso delgi altri, non calcolo bene la distanza e ci do' una
schienata di cui ho ancora il segno adesso e mi fa male
stare appoggiata! E va beh! :-) Arrivati in centro ad
Esfahan incontriamo il ragazzo canadese e sua moglie
peruviana incontrati a Yazd e ancor prima a Teharan...la
casualita'! Appena prima di trovare l'albergo veniamo
travolti da una tempesta di sabbia in pieno centro!
1 aprile. Oggi e' l'ultimo giorno di festa del nuovo anno
iraniano (iniziato il 21 marzo). Domani i ragazzi torneranno
a scuola e le attivita' ricominceranno regolarmente. Pero'
oggi tante famiglie fanno pic-nic nei prati, nei parchi,
nelle aiuole, sui marciapiedi. Ognuno dove puo'. Non si
mangiano panini ma sono dotati di quasi una cucina da campo
con fornelli a gas, pentole, tovaglie e stoviglie! Nei
giorni scorsi (durante il No-Ruz: nuovo anno iraniano) nei
parchi, negli spartitraffici delle citta' sui marciapiedi e
nei parcheggi molte famiglie campeggiavano con la tenda per
la notte. Incontriamo un insegnate che ci fa vedere qualche
luogo nascosto della citta' Ci fa notare che sulle porte
piu' vecchie ci sono due 'maniglie'. Una a destra usata
dagli uomini ed una a sinistra, tonda con un buco, usata
dalle donne. Servono per bussare alla porta. Le donne che
erano in casa riconoscevano il suono della maniglia e se era
un uomo che bussava si coprivano la testa prima di andare ad
aprire.
2 aprile. Ci rincontriamo con l'insegnate che pero' dopo
averci portato in una pasticceria ad assaggiare dei dolci
tipici ed in un negozio di stoffe praticamente invitandoci a
comprare qualcosa (probabilmente aveva la percentuale) perde
la sua credibilita' di guida volontaria. per non dirgli
proprio che non vogliamo compare nulla gli diciamo che
dobbiamo pensarci. Il nipote di quello che crea le stoffe ci
dice :"ma che cosa sono 3 dollari? Non bisogna pensare per 3
dollari, per un pezzo piu' costoso si ma per 3 dollari...".
Lo mandiamo a cagare, ci alziamo e ce ne andiamo. Lasciamo
li' l'insegnante (se poi e' un insegnante veramente).
Stavolta gli e' andata male...ha accalappiato i turisti
sbagliati! Visitiamo da soli il bazar (molto bello tra
l'altro) dove vendono di tutto...spezie, datteri, tappeti,
stoffe, vestiti, gioielli, cibo, filo, lana e tante altre
cose. Visitiamo una moschea e giriamo un po' per la citta'.
3 aprile. Ci alziamo presto. Proviamo a fare l'estensione
del visto.
Ore 8.10: entriamo in banca per fare un bonifico al
ministero degli affari esteri di 100.000 rials (circa 7
euro) a testa per ottenere l'estensione.
Ore 8.15: siamo gia' fuori dalla banca. Meravilgiosamente in
5 minuti abbiamo fatto il pagemento ed abbiamo in mano le
ricevute.
Ore 9.00: dopo aver chiesto ad un po' di gente arriviamo
all'ufficio dove fanno le estensioni. Compiliamo gli
appositi moduli e glieli consegnamo insieme alla fotocopia
del passaporto, del visto ed a due fototessere. Pinza
insieme i folgi e ci consegna la cartellina da portare in un
ufficio al primo piano.
Ore 9.30: attendiamo in sala d'aspetto.
Ore 10.15: ci consegnano i nostri passaporti con
l'ESTENSIONE! Valida fino al 16 maggio. Un mese dopo la
scadenza del nostro visto.
Bello! Cosi' non abbiamo problemi di tempo per il lungo
visto turkmeno! Ora speriamo che a Tehran in ambasciata
azera e turkmena vada tutto per il meglio!
Domani ripartiamo ed in 4 giorni dovremmo arrivare nella
MENO AMATA citta' dai viaggiatori in Iran: Tehran!
Ciao gente, a presto,
Patrizia
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