3.4.08

CLAUDIO (ESFAHAN, 3/04/2008)

Ciao a Tutti, siamo arrivati ad Esfahan da un paio di giorni
e probabilmente domani mattina mattina ripartiremo verso
Tehran. Abbiamo appena mangiato due Hamburger, sono troppi
giorni che mangiamo carne e pane ma la cucina iraniana non
e' certo delle piu' varie!
La delizia iraniana pero' sono i bigne'!! Nelle pasticcerie
ne compriamo sempre un chilo che in un attimo ci divoriamo.
Anche quando ero qui con Massimo ne mangiavamo un sacco. Poi
ci sono le melanzane che sono davvero buone e ci fanno
dimenticare un po' i piatti di solita carne che ci mangiamo
tutti i giorni.

Eravamo partiti da Yazd il 29 marzo dopo una falsa partenza
dovuta alla pigrizia e dalla bella compagnia di viaggiatori
che c'era nell'ostello dove alloggiavamo.
La partenza da Yadz e' anche stata un po' sofferta dalla
splendida citta' che non volevamo lasciare e dalla
consapevolezza che il vento sarebbe stato contrario! Ma non
cambia mai direzione?!!!

Pedalavamo da poche ore quando ci ha sorpassato un bus col
clacson schiacciato e il canadese (viaggiatore conosciuto a
Yazd) che si sbracciava dal finestrino per darci l'ultimo
saluto.

Il paesaggio era il solito deserto disabitato, sabbia,
arbusti e niente di piu'. Non che mi dispiaccia, in quel
nulla ci sono sempre cose da vedere e il deserto lascia
molto spazio ai pensieri...
Il traffico era piuttosto intenso, la gente continuava a
spostarsi per il No Ruz. La maggior parte delle merci le
trasportano su gomma e ogni tanto capita di incontrare un
bilico carico di cammelli che va al mattatoio. La nostra
cena... la solita carne....

La prima notte l'abbiamo trascorsa in tenda, e come 5 anni
fa il solito nascondiglio... sotto i cavalcavia per lo scolo
dell'acqua (anche se non piove mai...). E' il posto migliore
per passare la notte, i camion transitano sopra le nostre
teste ma nessuno ci vede.
Abbiamo cucinato col fornello la pasta comprata qualche
giorno prima e poi una bella dormita.
Al mattino smontando la tenda mi sono accorto che uno
scorpione aveva sfruttato l'occasione e si era infilato al
caldo sotto la tenda. Un po' infreddolito si e' andato a
cercare un altro posto un po' piu' sicuro.

Siamo partiti presto e dopo 45 km abbiamo raggiunto Nain,
una citta' lungo la strada. Mentre eravamo fermi a comprare
della frutta e dell'acqua sono arrivati due ragazzi su un
motorino e "ciao italiani!".
Dall'ostello di Yazd gli avevano avvisati dell'arrivo di due
italiani in bici e non potevano certo sbagliare persone...
Entrambi si chiamavano Mohammad ed erano membri del
Hospitality Club. Ci hanno portato in una moschea dove c'era
una mostra fotografica di altri viaggiatori e per la maggior
parte in bicicletta. Poi Mohammad (uno dei due) ci ha
invitati a casa sua a Tudeshk, un'altra citta' a 45 km sulla
strada per Esfahan. E' stato molto chiaro, 18 km di salita e
30 di discesa!
La salita e' stata un incubo! 35 km contro vento! Non aveva
molto le idee chiare sui chilometri! Mentre salivamo con una
media oraria vergognosa un signore con una macchina si e'
accostato per regalarmi 3 mele e delle noci. Gli iraniani
sono sempre molto gentili e ospitali, se possono in qualche
modo ci aiutano sempre. Non e' stata la prima volta che
qualcuno ci regalava della frutta o delle noci.

In cima alla salita c'era un posto di controllo della
polizia e Mohammad che ci aspettava preoccupato.
-"Ero preoccupato per voi, non arrivavate piu'".
-"Ma sai quanta salita abbiamo fatto?!! Non sono mica 18
sai?!!!"
-"ah... mi sono confuso..."

Va beh, finalmente la la discesa era arrivata, non 30 km ma
15...

Davanti a casa sua c'era tutta la famiglia che ci aspettava,
fratelli, sorelle, zii, nipotini... C'era un po' di gente ma
non si capiva bene chi fossero.

E' stata una bella serata in loro compagnia, tutti seduti
per terra sui tappeti a bere il tea e chiaccherare. Dopo
qualche ora Mohammad mi ha consigliato (molto educatamente)
di lavarmi pure i piedi e se volevo potevo anche farmi una
doccia... Mi dispiaceva ma dopo tanti chilometri di pedalata
i piedi... insomma tanto profumati non sono!!

Dopo cena Mohammad ci ha portato ad un matrimonio a poche
centinaia di metri da casa sua. Probabilmente ci teneva a
farsi vedere con due italiani ospiti a casa sua.
Il Matrimonio era uno sballo, l'unica donna era Patrizia!!
Ma dov'e' la sposa?!
"Dall'altra parte con le donne...".

Eravamo in una stanza tutti seduti per terra e un'
orchestrina che suonava e cantava. Tutti gli occhi erano
puntati su di noi e non sullo sposo!
Poi sono iniziati i balli, uomini che ballavano in maniera
ambigua e alcune volte in coppia (ovviamente con un uomo).
Alcuni hanno provato a farmi ballare ma mi sono rifiutato...
troppo zozzo e troppa vergogna a ballare in mezzo a tanti
sguardi e per di piu' con un uomo!!

Il 31 marzo, dopo una bella dormita sui tappeti, ci siamo
salutati con Mohammad e siamo ripartiti verso Esfahan.
95 chilometri e questa volta la maggior parte erano di
discesa.
Prima di raggiungere la citta', non lontano dalla strada, si
vedevano delle tempesta di sabbia. Alcune volte i mulinelli
attraversavano la strada, cercavamo di evitarli ma non
sempre ci riuscivamo col risultato di riempirciu di sabbia e
polvere.

Nel primo pomeriggio abbiamo raggiunto il centro della
citta' e a pochi metri dal nostro ostello siamo stati
travolti da una tempesta di sabbia. La gente scappava dentro
i negozi e chiudeva la porta, noi ci siamo allontanati dagli
alberi per evitare di rimanerci sotto e per fortuna la
tempesta e' durata solo pochi minuti.

Ci siamo alloggiati in un ostello in centro con altri
viaggiatori ma questa volta non sono sipatici come a Yadz,
non sempre va bene con la compagnia...

Ieri abbiamo girovagato per le vie del Bazar in compagnia di
un signore (professore di geografia) conosciuto la sera
prima. Siamo stati insieme un'oretta fin che' non abbiamo
bisticciato con un suo amico venditore di tappeti. Quello
che ci ha dato fastidio e' stato il fatto che il "nostro
amico" ci abbia portato dai suoi amici per farci appioppare
qualche souvenir.
Probabimente non aveva mai avuto a che fare con un
genovese... Ma puoi capire se compro qualcosa che non mi
serve!

Siamo scappati per il Bazar seminando il nostro amico e ci
siamo goduti lo spettacolo di uno dei mercati piu'
affascinanti dell'Iran.

Il nostro amico una cosa di buono l'ha fatta... Ci ha fatto
vedere una porta molto vecchia (che molte case ancora hanno)
con due battacchi, uno per anta.
Gli uomini bussavano a destra e le donne a sinistra. Serviva
per sapere chi bussava alla porta, se fosse stato un uomo a
bussare la donna di casa sarebbe andata ad aprire con il
velo in testa, cosa che non avrebbe fatto se fosse stata una
donna a bussare sull'anta di sinistra.

Ieri pomeriggio abbiamo visitato Imam Square e la Moschea.
L'Unesco ha molti progetti qui a Esfahan per la
ristrutturazione di molte moschee infatti alcune sono
inacessibili per i lavori di manutenzione.

Questa mattina siamo andati a richiedere l'estensione del
visto che abbiamo ottenuto in meno di un ora. Prima siamo
andati in banca a fare il versamento e poi negli uffici a 8
chilometri da centro. Sono stati di un'efficenza
sorprendente, nonostante avessimo ancora 15 giorni di visto
valido abbiamo ottenuto un'estensione fino al 16 maggio.

In tarda mattinata siamo andati in un laboratorio dove
costruivano sopramobili di ferro per far saldare una
staffetta del portapacchi davandi della mia bici.
Avevano un cannello e in pochi minuti mi hanno sistemato la
staffetta.
Ora e' da vedere se regge!!!

Oggi pomeriggio sistemero' un po' le bici e domani mattina
probabilmente partiremo verso Tehran e dovremmo arrivare in
4 giorni.

Ci sentiamo dalla capitale tra qualche giorno.

Ciao a Tutti!!

Claudio

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