27.3.08

PATRIZIA (LA BUROCRAZIA, 20/03/2008 - 27/03/2008)

Ciao gente!

Siamo a Yazd. Ritornati qui dopo tre giorni a Tehran
abbastanza disastrosi da diversi punti di vista! Piu' avanti
spieghero'...

Yazd ha un centro storico molto particolare ed e' uno dei
piu' vecchi al mondo. Le case sono fatte di paglia e fango e
hnno il tipico color sabbia. Camminando in mezzo alla citta'
vecchia, ci si perde nei vicoli e non puoi mai fare la
stessa strada! Ci sono alcune moschee, con smalti blu e
azzurri che ricordano Smarcanda in Uzbekistan. Mentre il
centro storico ricorda quello di Bukhara. In alcune moschee
pregano e c'e' una parte riservata alle donne. Di solito in
un'area di fianco a quella principale. I bimbi si divertono
a giocare sui tappeti mentre gli adulti pregano. In
moltecose c'e' laseparazione uomo/donna...scuole (fino
all'universita'), sugli autobus cittadini: gli uomini
davanti e le donne dietro, in metro c'e' un vagone riservato
solo alle donne (women only) e a volte nei ristoranti in
grandi occasioni (tipo matrimoni). In Pakistan nei
ristoranti c'era l'area famiglie (dove vcenivano messi tutti
i gruppi o coppie dove c'era almeno una donna) e la sala
'uomini'.

Ripartiti da Kerman ed arrivati a Yazd settimana scorsa
abbiamo valutato due o tre cose. Mi spiego. Siamo entrati in
Iran il 17 marzo. Abbiamo il visto iraniano valido 30
giorni. Quindi valido fino al 15/16 aprile. A Tehran vorremo
richiedere il visto azero, per poi riuscire a richiedere
quello turkmeno di transito. Visto per cui (dalle
informazioni che siamo riusciti a ricavare) sono necessari
una decina di giorni dalla data di richiesta a quella di
ritiro del visto. Il pensiero di dover passare un'infinita'
di tempo a Tehran non ci piaceva cosi' e' nato il "PIANO B":
abbiamo pensato invece di arrivare a Tehran con tutta calma
in bici, lasciamo le bici a Yazd, prendiamo un autobus fino
a Tehran, richiediamo il visto azero, ottenuto quello
richiediamo quello turkmeno, ritorniamo a Yazd, risaliamo in
sella alle bici e ora che arriviamo a Tehran con la lentezza
del nostro mezzo il visto sara' pronto, non dobbimopassare
troppi giorni a Tehran e non dobbiamo fare un'estensione del
visto. E magari mentre che siamo a Tehran riusciamo anche a
richiedere il visto syriano.

Un piano perfetto...

Domenica 23 (Pasqua), ore 21 prendiamo un autobus per
Tehran. Arriviamo il mattino del 24 a Tehran. Troviamo un
albergo (neanche caro per essere Tehran) e andiamo subito in
ambasciata Syriana. Ci dicono che vogliono una lettera di
presentazione da parte della nostra ambasciata. L'ambasciata
italiana oggi e'chiusa. E' pasquetta. Andiamo a quella
azera...c'e' un funzionario che ci dice che consolato e
ambasciata saranno in festa per piu' di una settimana. Il
piano B comincia a sgretolarsi. Non tutto e' perduto magari
la "gita" a Tehran non e' del tutto perduta. 25 marzo.
Andiamo in ambasciata italiana. Otteniamo la lettera di
presentazione. Corriamo in ambasciata Syriana.
Compiliamo i moduli per l'ottenimento del visto e veniamo
ricevuti da un impiegato syriano. Inzia una sfilza di domande
(per lo piu' provocatorie) da parte sua, tipo interrogatorio
di terzo grado il cui punto "clu" e' che anche se noi non
siamo mai stati in Israele (paese di cui se hai un timbro
sul passaporto non puoi mettere piede in Syria) quello
sostiene che avremmo potuto rifarare un passaporto o aver
escogitato qualcosa. Continua a dirci che
solo probabilmente ma solo probabilmente otterremo il visto.
Una persona veramente arrogante e antipatica. Alla fine ci facciamo ridare i passaporti e le foto tessera. I
fogli compilati non c'e' verso di farceli ridare e nemmeno
la lettera di presentazione rilasciata dalla nostra
ambasciata. Che si scaldi bene la sedia su cui e' seduto e
chissa' per quanti anni restera' seduto a "marcire nella sua
arroganza". Noi proseguiamo il viaggio lo stesso! :-)

Diciamo che non e' facile ottenere il visto syriano fuori
dal proprio paese... pero' si puo' anche essere gentili.

Proveremo in Turchia...

Nel pomeriggio decidiamo di fare il biglietto dll'autobus di
ritorno a Yazd per la sera dopo. Tehran e' abbastanza un
incubo di citta' per le ambasciate (qualche viaggiatore e'
tornato a casa per la disperazione o scappato da Tehran!) e
per quasi qualsiasi cosa vuoi fare. In posta per spedire un
cd in Italia hanno avuto bisogno che gli andassi a fare una
fotocopia del passaporto. All'ufficio telefonico non sono
stati in grado di farci telefonare.Meno male che esistono
gli internet cafe' (qui in Iran chiamati "Coffenet"...anche
se, se vuoi un caffe' e' praticamente impossibile averlo!).

Diciamo che a Tehran abbiamo speso soldi in taxi
(c'e'lametro ma non dove ci sono le ambasciate) per andar
avanti indietro da un'ambasciata all'altra per niente (o
meglio per sapere che una non ci fa il visto e che l'altra
era chiusa!). Fatto un sacco di km a piedi, mangiato kebab,
kebab e kebab e concluso fondamentalmente niente!

Stamattina siam arrivati qui a Yazd dopo una notte passata
in autobus. Domani o dopo ricominciamo apedalare. Esfahan,
Qom...e fra una decina di giorni dovremmo essere di ritorno
nell'incubo di citta' per richiedere visto azero
(Azerbaijan) e turkmeno. Probabilmente dovremmo fare
un'estensione del visto (per riuscire a ritirare il visto
turkmeno), la si puo' fare minimo 3 giorni prima della
scadenza del visto e non tutte le citta' sono buone per
farla. Per esempio farla a Tehran pare sia quasi
impossibile. Mentre Esfahan dicono sia il posto piu'
semplice dove farla. Vedremo cosa i due 'viaggiatori'
riusciranno a combinare! E come dicono qui...Inshallah!

La burocrazia...!!!!!!!!!!!

Ciao a tutti...a presto e speriamo con buone nuove! Diciamo
che mal che vada abbiamo davanti la Turchia per cui non ci
serve nessun visto per entrarci!

Patrizia

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