5.7.08

PATRIZIA (RITORNO IN SYRIA, 1/07/2008 -5/07/2008)
....si racconta che quando Maometto arrivo' sulle montagne
prima di Damasco e la vide dall'alto decise di fermarsi li'
perche' disse di voler entrare in paradiso solo una volta e
questo momento sarebbe stato quando fosse morto...

Ciao cari,

siamo a Damasco. Forse non e' un paradiso come penso'
Maometto ma e' stato piacevole ritornare in Syria!

1 luglio. Ripartiamo da Beirut. Lasciamo la non troppo
piacevole pensione dove alloggiavamo e torniamo in sella.
Impieghiamo piu' di un'ora a trovare la strada giusta per
uscire dalla citta' (nella direzione che vogliamo noi!) e
nel mentre almeno tre auo rischiano di investirci. Guidano
veramente male i libanesi e le bici non le contano proprio!
Presa la strada giusta inizia una salita trafficata che dura
per 30 km. Sembra non finire mai ma finalmente alle 3 del
pomeriggio inzia la discesa verso la valle di Bekaa. Giunti
nella valle, molto pianeggiante ed ampia, lasciamo la strada
che va verso Damasco e giriamo verso nord. Dopo una 40ina di
km raggiungiamo Baalbek, la citta' del sole del mondo
antico. Qui c'e' il piu' impressionante sito romano del
Medio Oriente.

2 luglio. Visitiamo Baalbek nel tardo pomeriggio. Quando il
calore del sole e' minore e le rovine sono ancora aperte al
pubblico. Non c'e' praticmente nessuno all'interno delle
rovine e appena saliti dalla scalinata principale si e'
catapultati in un altro mondo. Un mondo che non ti aspetti
nel cuore del Medio oriente (un po' di Roma anche qui).
Colonne, capitelli, archi e decori. Dopo molte moschee e
madrase e' piu' piacevole visitare un sito romano! Dei
templi e dei cortili non e' rimasto molto ma sono
impressionanti (enormi) le sei colonne rimaste del tempio di
Giove ed il tempio di Bacco quasi interamente rimasto
intatto. Dopo la conquista araba una parte del complesso
templare venne trasformata in cittadella fortificata e venne
costruita una grande moschea di cui pero' non rimane molto.
C'e poi un museo (purtroppo posto praticamente all'uscita
che invece sarebbe bello visitare prima di vedere le rovine)
con molte spiegazioni sul sito archeologico in arabo,
francese, inglese e tedesco. Infine un interessante mostra
fotografica di due viaggiatori tedeschi che visitarono
quella valle nei primi anni del 1900. Davanti al tempio di
Bacco (illuminato splendidamente di rosso) e' posto un palco
dove nelle sere di Luglio ci sono spettacoli musicali e
teatrali.

3 luglio. Partiamo nelle prime ore del mattino. Si pedala
meglio quando non c'e' il solleone! Torniamo indietro fino
alla stada principale che va da Beirut a Damasco e
raggiungiamo la frontiera. In pochi minuti compiliano le
carte di uscita e viene messo il timbro di uscita sul
passaporto. Passata la frontiera pedaliamo per qualche km in
salita (dove c'e' un fila di camion e bilici lunga 3 0 4 km
in attesa di entrare in Libano! poveri autisti!) fino ad un
passo dove un cartello ci indica che stiamo per entrare su
suolo syriano. Scendiamo 2 o 3 km e giungiamo alla frontiera
syriana. Paghiamo 20 US dollari per il visto e dopo poco ci
viene riconsegnato il passaporto timbrato. Come sono piu'
cortesi i syriani. A pelle mi ci trovo meglio. Ci fermiamo a
mangiare sotto un gigantesco albero e poi iniziamo a
scendere. Prima di raggiungere Damasco ci incuriosisce un
cartello stradale con l'indicazione per l'Iraq. Saliamo per
qualche km e poi scendiamo fino a raggiungere Damasco.
Troviamo un hotel (il cui nome tradotto e' "Felicita'
Hotel") tra le viuzze della citta' vecchia. E' spettacolare
che non ci sia nulla di dritto! Ne le porte, ne le finestre
ne i mui. E' una casa vecchia adattata a hotel. C'e' un
cortile interno coperto da dei rampicanti che e'
incredibilmente fresco rispetto all'afa fuori. La cosa piu'
impressionante pero' e' il WC! E' il piu' piccolo che abbia
mai visto...cioe' il water e' di dimensioni normali ma le
dimensione dello "sgabuzzino" in cui e' posto sono
incredibilmente poco piu' grandi della tazza...a peggiorare
la situazione c'e' il muro storto ed il pavimento pendente!
Dall'altra parte pero' e' molto pulito, sia le stanze che i
servizi e lo staff e' molto gentile

4 luglio. Damasco. Apriamo gli occhi...ora di fre
colazione...guardiamo i biscottini sul comodino
e...scendiamo a fare colazione! usciamo dall'albergo ed in
giro e' incredibilmente tranquillo...ecco perche'...e'
venerdi'! L'unici esercizi aperti sono qualche ristorante,
qualche gelateria (e' impressionante quante gelaterie ci
sono!) e i barbieri. Claudio si ferma da un barbiere dove
c'e' un vecchietto (che sembra millenario) che sta tagliando
i capelli ad un ragazzo ed un altro piu' giovane con una
ricciolatta di capelli neri. Si siede ed inizia a tagliargli
i capelli. Io seduta appena dietro mi guardo in giro. La
stanza da su una delle viuzze dellla citta' vecchia ed e'
molto piccola. Ci sono due eggioloni da barbiere che
probabilmente hanno solo qualche anno meno del vecchietto.
Due specchi enormi e pesanti. Di quegli attrezzi per
tagliare i capelli che sembrano di un'altra epoca. Rasoi a
mano, forbici e qualcos di piu' moderno. Ci sono due piccoli
armadietti/comodini che se potessero parlare avrebbero
sicuramente hanno una vita da raccontare! Sullo specchio
davani al seggiolon dove taglia i capelli il vecchietto ci
sono alcune foto di lui che taglia i capelli ad alcuni
stranieri ed una foto della torre Eiffel. Sulla mensolina
sotto lo specchie oltre a scatoline dove tiene le lamette
una piccola torre Eiffel. I capelli di claudio sono tagliati
molto bene e paghiamo il taglio poco piu' di un euro. prima
di uscire il barbiere giovane ci fa vedere le foto delle sue
tre figlie e il vecchietto ci da una calorosa stretta di
mano (stranamente anche a me che sono una donna). Facciamo
un giro nel bazar...poco caotico e tanti negozi chusi...e'
venerdi'. C'e' una gelateria aperta dove entra ed esce molte
gente. Decidiamo di entrare e provare un gelato. Tutti
prendono lo stesso...vaniglia con pistacchio tritato, lo
proviamo anche noi. Sara' molto popolare, elogiata da molti
ma il gelato non e' nulla di che! Ci sono alte gelaterie in
giro dove il gelato e' molto piu' buono.

5 luglio. Oggi la citta' ed il bazar sono molto piu' caotici
ma mostrano il meglio di se' con i negozi aperti e molte
donne e uomini che fanno i loro acquisti, vanno verso la
moschea o semplicemente passeggiano.

Ciao a tutti, ci sentiamo dalla Giordania,

Patrizia

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