11.3.07

PATRIZIA (BISHKEK - ALMATY, 6/03/2007 - 11/03/2007)

Ciao gente!

E' domenica 11 marzo. Sono seduta davanti ad un computer,
come sempre di fianco a me Claudio (anche lui davanti ad un
computer) in un internet cafe' ad Almaty.

Martedi' 6 marzo siamo partiti in prima mattinata da
Bishkek. All'ora di pranzo ci siamo fermati in un cafe'
lungo la strada a mangiare. In coda per pagare il conto una
signora si gira verso e chiede se siamo americani. Gli
diciamo che siamo italiani. Alla nostra risposta inizia a
parlare in italiano. Che sorpresa. E' una signora kirghisa
che vive in Sardegna ed ora e' in Kirghizistan a trovare i
parenti. Ci lascia il suo numero e il suo indirizzo in caso
avessimo dei problemi. Il pomeriggio costeggiamo la parte
nord del lago Issyk-Kul (il secondo lago alpino piu' alto al
mondo), il colore dell'acqua e' blu intenso e tutto intorno
e' circondato da montagne innevate. E' talmente grande che
in alcuni punti si distingue poco la sponda difronte a noi.

In serata arriviamo a Karakol. Cerchiamo un posto per
dormire. Troviamo alloggio in una guesthouse dove Tarlai, il
figlio che parla inglese, ci racconta un po' di cose sul
lago e sulla cittadina. La madre e' un'ottima cuoca e il
padre e' un "mito" (nelle foto che ci fa vedere il figlio
cambiano i paesaggi e le persone ma il padre, sempre nella
stessa "spontanea" posa, e' presente in tutte le foto!). Di
solito, armati da sapone, laviamo i nostri vestiti nei bagni
degli alberghi dove alloggiamo, ma dato che abbiamo un sacco
di cose da lavare approfittiamo del servizio lavanderia!

Giovedi' 8, con tutti i vestiti piegati e profumati nello
zaino, ripartiamo da Karakol. Consigliati da Tarlai facciamo
una deviazione verso le montagne, dalla strada principale
che costeggia la riva sud del lago, a Barksoon. Ad una
ventina di km Dovrebbero esserci le cascate di Barksoon.
Dopo un'ora e mezza di tragitto ed un dislivello di piu' di
1.000 metri, non avendo visto nemmeno l'ombra di una cascata
ma solo un piccolo fiume, torniamo indietro!

Arrivati a Balykchy, all'estremita' ovest del lago,
cerchiamo
un albergo che dopo aver girato un'ora non troviamo. Cosi'
decidiamo di proseguire per Bishkek. Anche se ci arriveremo
tardi in serata sappiamo gia' dove andare a dormire. Come
non detto: arriviamo all'albergo dove pensavamo di dormire
ma e' al completo! Ormai e' mezzanotte. Proviamo a chiedere
ad un altro albergo vicino. Dopo aver dato un'occhiata
veloce alla stanza la prendiamo. Costa meno ed ha anche il
bagno in camera. Portati i bagagli in camera ci accorgiamo
degli scarafaggi che vagano liberi per la stanza, delle
lenzuola non troppo pulite e del lavandino che perde (pero'
c'e' la tv e le parenti sono ridipinte: l'apparenza!). La
sera dopo andiamo a cena al ristorante di Walter, che passa
al tavolo con noi tutta la serata. E' una persona veramente
piacevole. Ci racconta un sacco di cose su come "girano le
cose" in Kirghizistan e paesi vicini. Ci salutiamo!

Sabato 10 marzo: la frontiera kirghisa-kazaka a 20 km da
Bishkek ci attende. Alle 9 e mezza del mattino arriviamo in
frontiera. E' molto trafficata. Un ufficiale della dogana ci
chiede cosa abbiamo nel baule sul tetto e dopo nemmeno un
minuto ci lascia proseguire. E' il turno dell'immigrazione,
dove ci dovranno mettere il timbro d'uscita sul passaporto.
Due ufficiali ci guardano il passaporto e non trovando il
timbro d'inresso ci chiedono spiegazioni. In inglese (gli
ufficiali parlavano solo kirghiso) gli diciamo che nn ce
l'hanno messo alla frontiera kighisa sotto il Pamir. Arriva
un signore tutto vestito bene e non in divisa che, dopo aver
guardato i nostri passaporti, a quanto capiamo, chiede prima
ad un ufficiale se abbiamo il visto e poi gli dice di
metterci il timbro d'uscita. In dieci minuti siamo alla
frontiera kazaka. Anche qui il bagaglio non ci viene nemmeno
controllato e dopo le solite formalita' della dogana
(dichiarazione e assicurazione per l'auto, timbro d'ingresso
e foglio per la registrazione del visto) usciamo dalla
frontiera. Siamo di nuovo in Kazakistan.

Nel pomeriggio arriviamo ad Almaty. Ci fermiamo al bazar per
le auto dove compriamo l'olio per la Suzukina e le spazzole
dei vetri (erano troppo consumate...non pulivano piu'
nulla!). Domani faremo la registrazione del visto presso
l'OVIR (oggi e' domenica ed e' chiuso) e ripartiremo da
Almaty.

Attraverseremo il Kazakistan da sud a nord verso la Siberia...
A presto, buon viaggio...

Patrizia

1 comment:

Anonymous said...

hola...sister.. vedo che procede tutto a gonfie vele..sono very happy!!! bene allora un kiss saluta cla...ciao da vale.. A presto