19.3.07


PATRIZIA (ALMATY - NOVOSIBIRSK, 12/03/2007 - 19/03/2007)

Ciao! Siamo a Novosibirsk, la "capitale" della Siberia...dopo
aver cercato per piu' di un'ora un internet cafe' lo abbiamo
trovato!

12 Marzo 2007, sveglia ore 8.00. Claudio e' piu' operativo,
in 20 minuti e' vestito e lavato. Io ci metto un po' di piu'
(sono un po' lenta il mattino e Claudio si lamenta!!)... Ore
9.00: siamo all'entrata di quello che crediamo sia
l'OVIR...dobbiamo registrare il visto. E' l'ufficio
sbagliato. Un signore che parla inglese ci scrive su un
pezzo di carta l'indirizzo del giusto ufficio OVIR. Alle 10
meno 20, dopo aver chiesto ad altre due persone lo troviamo.
La sala e' affollata. Ci sono una decina di sportelli. Sono
ancora chiusi ma al nostro c'e' gia' una lista di venti
persone. Scriviamo i nostri nomi sulla lista. In mezzora
riusciamo a consegnare i passaporti ed a pagare la cifra per
la registrazione. La registrazione sara' pronta alle 18.00,
percio' un'altra giornata ed un'altra notte ad Almaty ci
attende! Giriamo tutto il giorno per le gia' "poco" viste
strade di Almaty. La sera ritiriamo il visto, ceniamo e poi
rientriamo in albergo.

13 Marzo 2007, Claudio si sveglia (prima di me!) e va a
prendere la Suzukina al parcheggio. Si parte da Alamty!
Impieghiamo piu' di un'ora per uscire dalla citta'
imbottigliati in mezzo al traffico. Ci fermiamo al bazar
(conteiner e baracche di lamiera all'aperto dove se hai
tempo e tanta buona volonta' potresti trovare qualunque cosa
per l'auto!), dove Claudio compra delle fascette (troppo
"squince"). Passiamo la giornata in macchina.
In un tratto di steppa, a lato della strada vediamo la
carogna di un cavallo e tre aquile. Un po' piu indietro
appollaiate in mezzo al prato ce ne sono un'altra decina.
Costeggiamo il lago Balqash, enorme di superficie e profondo
solo 26 metri. E' tutto ghiacciato. Notiamo dei segni di
ruote e cosi' facciamo un tratto di strada anche noi con la
Suzukina sulle acque ghiacciate.
Intorno a noi c'e' ancora tanta neve e le temperature si
aggirano intorno ai meno 10, meno 15 gradi. La notte
dormiamo in macchina e ogni tanto Claudio l'accende.

14 Marzo 2007, andiamo sempre piu' a nord e la steppa
intorno a noi e' sempre piu' ghiacciata. Prima di pranzo ci
fermiamo in un parcheggio e Claudio cambia l'olio del
motore, il filtro dell'olio e il filtro dell'aria. Io
assisto munita di macchina fotografica! Passiamo da
Karaghandy, citta' costruita in parte dalle persone
costrette ai lavori forzati nei gulag. La sera ci fermiamo
in un parcheggio di camion, davanti ad un cafe' ed un
albergo. Scendiamo dalla macchina. Fa veramente freddo.
Entriamo nel cafe' a mangiare. Quando usciamo il termometro
segna meno 20 gradi. Fa troppo freddo per dormire in
macchina. Tolta la batteria entriamo nell'alberghetto.

15 Marzo 2007. Al nostro risveglio verso le 7 e 30 del
mattino il sole e' gia' sorto e la temperatura del
termometro attaccato alla suzukina e' di meno 25 gradi!
Guidiamo tutto il giorno e la sera ci fermiamo in un paese a
30 km dalla frontiera russa. La temperatura e'aslita un po'.
Si aggira intorno ai meno 15!
Dormiamo in macchina e ogni tanto Claudio accende la
Suzukina. Il risveglio e' al calduccio e con la musica
dell'autoradio.

16 Marzo 2007. Ore 9.30 frontiera kazaka. Un edificio nuovo
ed enorme. Gli ufficiali ci controllano la macchina e
caricano un simpatico cocker anti-droga (che mi salta
addosso anche per farmi le feste!) sulla Suzukina che inizia
ad annusare ovunque. Ovviamente non trova niente a parte
qualche biscotto. Ci timbrano il passaporto e dopo qualche
minuto arriviamo davanti alla sbarra della frontiera russa.
La frontiera e' composta da 6 o 7 conteiner. Attendiamo un
quarto d'ora e poi ci fanno oltrepassare la sbarra. In un
attimo ci timbrano il passaporto. Ci dirigiamo in un altro
conteiner che funge da ufficio per fare assicurazione e
dichiarazione alla Suzukina. La signora allo sportello (una
faccia da... e con le unghie tipo Crudelia Demon)!) finito
di compilare il foglio per l'assicurazione ci chiede il
pagamento di 772 rubli. Tiriamo fuori i dollari. Ci dice
nieto dollari e rimane a fissarci inebetita. Gli chiediamo
dove possiamo cambiare i dollari o gli euro ma rimane
inebetita. Si mette a giocare a solitario al computer (la
collaborazione russa negli uffici!). Cosa facciamo?
Chiediamo ad un po' di persone ma nessuno ci cambia rubli
per dollari. Dopo un'ora di attesa vediamo arrivare un
pullman dalla Russia e un signore puo' cambiare i rubli, ma
vuole cambiare l'equivalente di 100 dollari. Ci fa un tasso
piu' che equo. Meno male. Pensavamo gia' di passare la notte
in frontiera. In mezzora facciamo la dichiarazione e
l'assicurazione e paghiamo in rubli un equivalente di 28
dollari. Ore 13.00 siamo in Siberia!
Il pomeriggio arriviamo ad Omsk, dove dopo un'oretta di
imbottigliamento nel traffico troviamo un albergo per
dormire e dove ci faranno la registrazione del visto.

17 Marzo, giriamo tutta la mattina in mezzo alla citta' per
trovare la strada per Novosibirsk. Alle 3 del pomeriggio
finalmente siamo sulla transiberiana. Per ora le strade in
Russia sono tenute un po' meglio che in Kazakistan.
La temperatura al contrario di ogni aspettativa e' intorno a
meno 5, piu' 2 gradi. Si dorme in macchina in un parcheggio
per camion lungo la strada. Il mattino si riparte e una 30
di km prima di Novosimbirsk ci fermiamo a mangiare e
dormire.

Stamattina (19 Marzo) siamo arrivati a Novosibirsk...
Per ora ci hanno fermat solo a due posti di blocco i
poliziotti (DPS)...non sembra vero...chissa' se romperanno
ancora per la registrazione...

Alla prossima gente...

Patrizia

1 comment:

Anonymous said...
This comment has been removed by a blog administrator.