CLAUDIO (MOSCA E SAN PIETROBURGO, 31/12/2006)
Ciao Gente, siamo arrivati a San Pietroburgo da tre giorni.
Questa
sera' si fa baldoria!!
Siamo alloggiati in ostello al centro, un po' caro ma
purtroppo i prezzi sono radoppiati con le feste. La fortuna
e' che nella cucina dell'ostello possiamo cucinare e
risparmiare sui pasti. La sera che siamo arrivati
nell'ostello alla reception c'era un vecchietto che non la
finiva piu' di parlare...ha voluto sfoggiare tutto il suo
inglese quella sera. La mattina ci siamo fatti registrare e
ci hanno fatto un bel po' di problemi. Nonostante sapessero
l'inglese alla perfezione e avessero le regole scritte per
la registrazione non capivano un cazzo. Dicevano che la
registrazione sulla carta di immigrazione va fatta ogni tre
giorni... Dicevano che noi non eravamo in regola e non
avremmo potuto dormire nell'ostello. Alla fine con un
mastruzzo ci hanno registrato lo stesso. Non avevo il cazzo
di discutere sulla registrazione, tutte le volte qualcuno fa
dei problemi. Hanno fatto delle regole che nessuno riesce a
capirle. Le capiscono i turisti e i viaggiatori ma i russi
sono un po' male informati sulle loro regole. Per la
dichiarazione della macchina non siamo riusciti a ottenere
un estensione ma mi hanno detto che costa molto meno
corrompere un ufficiale alla frontiera quando usciremo.
Era successa una cosa simpatica a Krasnodark, ancora prima
di arriavare a Mosca.
Avevamo trovato un albergo di notte e stava diluviando. Era
gestito da tre donne che ci hanno fatto pure lo sconto. Io e
Patrizia siamo usciti a prendere i bagagli in macchina e le
signore sono uscite fuori cercando di far entrare Patrizia
dentro l'albergo facendogli segno di lasciarmi sotto l'acqua
da solo a prendere i bagagli. Erano preoccupate per lei che
si bagnava mentre io ero fuori con quattro zaini sotto al
diluvio!!
Quando eravamo a Mosca ha nevischiato tutto il tempo. Faceva
troppo freddo per nevicare bene. C'erano meno 7 gradi di
giorno mentre di notte si arrivava a meno 10. Abbiamo girato
un po' la citta' e visto la piazza rossa sotto la
neve...davvero molto bella. La tomba di Lenin e' davvero
enorme. Volevamo vederlo ma era gia chiusa. Il giorno dopo
siamo tornati li con la telecamera ma l'esercito aveva
chiuso tutta la zona e non si poteva passare.
Uscire da Mosca e' stato un inferno. La strada per San
Pietroburgo e' una delle piu' frequentate e ci sono volute 4
ore per fare 80 km. La sera abbiamo dormito in un piazzale
di un cafe'. Di notte si e' alzata la temperatura e la
mattina ha cominciato a nevicare. In poche ore la strada era
diventata una lastra di ghiaccio e neve. I camion facevano
sorpassi assurdi e cercavano di non fermarsi per non
rimanere bloccati. In una salita un camion davanti a noi ha
cominciato a slittare bloccando tutti. Come ho provato a
ripartire per sorpassarlo invece di andare avanti la
macchina scivolava indietro. Ho provato con le ridotte ma
non si muoveva. Sono sceso a bloccare i mozzi e con il 4x4
la macchinina e' un mostro. Ci siamo buttati sulla neve
fresca e abbiamo fatto da apripista per le altre macchine.
Pochi km dopo c'era una colonna di camion bloccati, alcuni
slittavano e paralizzavano il traffico. Con la macchina,
facendo la gincana tra un camion e l'altro piu' o meno si
riusciva a passare. In molti punti andavamo contro mano
cercando di toglierci da quel merdaio. Abbiamo impiegato un
ora a fare lo slalom tra i camion infossati. La cosa assurda
e' che non si vedeva uno spargisale o uno spazzaneve. Alcuni
chilometri dopo in una salita un altro bilico era in panne.
Continuava a slittare e scivolava indietro. Davanti a lui
c'era uno spargisale che non funzionava...il tizio e' sceso
e ha cominciato a spalare il sale con un badile che gli si
rotto alla terza badilata... Li abbiamo capito il perche' di
tanto casino...
Lungo quella strada abbiamo visto 5 camion ribaltati piu'
altri incidenti. Mentre un carrattrezzi cercava di tirare
fuori una macchina da una cunetta ne e' arrivata una come
una bomba ed e' finita fuori strada. Nonostante la strada
ghiacciata vanno tutti forte e poi immancabilmente c'e'
qualcuno che si ribalta.
Ogni tanto ci dovevamo fermare a togliere la neve che si
ghiacciava sui fanali. La povera suzukina era tutta una
crosta di neve e ghiaccio.
Quando eravamo all'Elbrus ci avevano avvisato sui disagi
delle prime nevicate. Alle volte si passano giornate
bloccati aspettando che si liberi la strada per poter
proseguire.
Arrivati a San Pietroburgo la macchinina era tutto un
cigolio e rumori anomali di ghiaccio che si staccava dalla
carrozzeria.
Ieri mattina ho lubrificato tutto con l'olio spray. Ho fatto
un bel po' di manutenzione alla suzukina. Ingrassato il
cavetto della frizione e cambiato l'olio che ormai aveva
quasi 10000 km. Ho sistemato anche un tubo del riscaldamento
che era staccato e rimaneva il vetro sempre appannato. Ora
la suzukina e' un gioiellino. Va beh...non proprio.
Oggi abbiamo girato un po' per San Pietroburgo. Il fiume
Neva e' ghiacciato assieme a tutti i piccoli canali che
scorrono in mezzo alla citta'. E' una citta' davvero
affascianante vista d'inverno.
Per questa sera nella piazza del Palazzo d'Inverno hanno
montato un palco dove ci sara' qualche spettacolo. Gireremo
un po' per la citta' cercando di evitare quelli che vendono
caviale... Molti ragazzi vendono le vaschette di caviale a
40 euro. Con 40 euro noi ci facciamo 8 pasti...
Se non ci blocca la neve tra una settimana o poco piu'
entreremo in Kazakistan.
Ci sentiamo dall'Asia!
Ciao a tutti e Buon Anno!!!
Claudio
2 comments:
... la solidarietà tra donne non ha confini...Loro sono più forti, ma, mi raccomando Tu resisti e vincerai!
ciaoooo patti!!! siamo Francy e Vale.che bel viaggio che stai facendo! quando Vale me lo ha detto non ci ho creduto!! sapevo che eri strana ma non fino a questo punto!! ciao dalle tue amiche e continua al meglio il tuo viaggio!!!
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