13.12.06

PATRIZIA (KIEV - KERCH, 5/12/2006 - 13/12/2006)

I paesaggi,il tempo come possono condizionare l'umore e lo
stato d'animo...quando c'e' il sole che illumina le mani e
il viso e un paesaggio che ci sorride anche noi ci sentiamo
piu' sereni...!
dopo kiev,martedi scorso siamo partiti per il sud
dell'ucraina e la crimea. Avevamo voglia di venir via da
Kiev, citta' cara, grigia e non troppo affascianante. Ma non
ancora usciti dalla citta', ad una ventina di km dal centro
apriamo il baule giallo sopra il tetto e per puro caso
Claudio vede sul fondo del liquido: i tubetti con gli
elevatori di ottani si erano bucati, allagato il baule e
impregnato ogni cosa che vi si trovava dentro....pulito come
meglio potevamo e buttato le cose troppo impregnate ci siamo
rimessi in macchina...quella sera abbiamo cenato in uno dei
tanti cafe che si trovano sulla strada e dormito in macchina
li vicino. Mercoledi scorso, nel primo pomeriggio abbiamo
raggiunto Odessa nel sud dell'Ucraina e ci siamo fermati li
per un giorno. E io ho visto per la prima volta il Mar
Nero..immerso nella nebbia. Giovedi siamo ripartiti per la
Crimea. Venerdi arrivati a Yalta, nel sud della Crimea sul
Mar Nero ci siamo fermati in un "hotel" squincio ma
abbastanza pulito ed economico. Il parcheggiatore pretendeva
50hrn (meno di 8 euro)per il parcheggio, ma dato che a testa
per una notte avevamo pagato 40hrn (6euro) era una cifra da
capogiro...cosi gliene abbiamo lasciati 20 (forse ancora
troppo!). Yalta, almeno sul lungomare, sembra la Rimini
italiana, una passeggiata impressionante da non sembrare
nemmeno piu' Ucraina e appena usciti dalla passeggiata e dal
centro niente piu' sfarzo.
Sabato mattina (il 9 dicembre) siamo ritornati sulla strada
che avevamo fatto la sera prima con il buio...uno spettacolo
meraviglioso...dopo le nuvole il sole e davanti ai nostri
occhi un'immenso mare blu si specchiava nel sole e le
montagne che salivano ripide fino a disperdersi fra qualche
nuvola che le circondava.
Domenica, ripartiti da Yalta ci siamo diretti verso est,e
fra tanti sali e scendi e la vista di un mare, un po' meno
blu per via delle nuvole, ma misterioso e affascinante,
lunedi pomeriggio siamo giunti a Kerch...a 15 km dal confine
con la Russia e il Caucaso. Abbiamo trovato sistemazione in
un alberghetto con odore di cavoli sulla scala! Rimarremo
qui fino a venerdi 15 (data in cui parte il visto russo) e
poi prenderemo il traghetto per la Russia.
Stamattina con "grande terrore" di Claudio (pero' dietro sua
richiesta!!) gli ho tagliato i capelli...si e' lamentato un
pochino ma tutto sommato non deve girare con un cappello in
testa!
Buon divertimento...

Patrizia

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