PATRIZIA (CAUCASO, 15/12/2006 - 24/12/2006)
Ciao!
Il 15 dicembre partiva il visto russo, cosi' noi ci
imbarchiamo sul traghetto che da Kerc (Ucraina) ci porta in
Russia. Alla dogana abbiamo la prima sorpresa: per la
macchina ci fanno la dichiarazione solo per due settimane
(fino al 29/12), e non c'e' altro modo, li', per farsela
prolungare. Decidiamo di andare a Krasnodar, abbiamo
l'indirizzo di un custom service, dove forse ci possono
prolugare la dichiarazione per la suzukina. Dormiamo in un
albergo a Krasnodar, dove ci fanno la registrazione e il
mattino dopo (sabato) decidiamo di cercare il custom
service, lo troviamo, tutto chiuso. Partiamo, ci torneremo
dopo aver visitato il Caucaso. Il sabato sera ci fermiamo in
un cafe' di un paesino sulla strada tra Krasnodar e
Karachaevsk, dei ragazzi si avvicinano e cercano di
comunicare con noi, due di loro ci invitano a casa loro per
fare il bagno russo (sauna), noi gli diciamo che dobbiamo
dormire, cosi' ci portano a casa di uno di loro, si chiama
Roma e vive con la nonna (babuska), ci fa togliere le
scarpe, accomodare sul divano, ci porta da mangiare, offre
della vodka e vedere gli album di foto. Che ospitalita'!
Dopo la sauna, ci fa riaccomodare in casa e ci prepara il
letto per dormire. Hanno due gatti in casa, e di notte
avendo dimenticato il cibo sul tavolo si sono fatti un gran
banchetto. La domenica mattina, con fatica per le loro
insistenze a restare ripartiamo, con destinazione Elbrus!.
Meravigliosa la strada da Karachaevsk a Klislovodk...
agghiacciante la vista del monte Elbrus!
Lunedi 18 arriviamo a Terksol, ultimo paese sotto il monte
Elbrus, a 2000 metri. "Esausti" dopo essere stati fermati 13
volte dalla "milizia" (polizia) in quattro giorni ci
rifugiamo in un cafe' dove mangiamo il solito borsh (sempre
gustoso!), notiamo due ragazzi che non sembravano per niente
russi, ma poi sentendo che parlavano russo non ci facciamo
piu' caso e loro escono. Mentre stavamo bevendo il te'
rientrano i due ragazzi e venendo verso di noi ci dicono di
aver visto "a small car from Italy" e ci chiedono se fosse
nostra. Si siedono con noi a bere il te', e iniziando a
parlare scopriamo che parlano molto bene l'inglese, sono di
Mosca, ma stanno li' da Dicembre a Maggio in un appartamento
in affitto e lavorano come guide. Scoprendo che avremmo
passato la notte in macchina, ci invitano a dormire a casa
loro. Ci offrono del te' e ci fanno vedere delle foto al
computer. Un ragazzo si chiama Kostantin Galat, ha 32 anni
e' un fotografo di sport estremi, fa kajak, sci e snowbord
liberi. E l'anno scorso e' arrivato secondo nella freeride cup.
L'altro "ragazzo" ha 40anni, si chiama Oleg e scrive, fa
foto per un giornale di sport estremi. Che ospitalita' diversa
rispetto a quella di due giorni prima, bella ma molto piu'
rilassante!
Martedi' mattina ripartiamo per Mosca, ma prima fermata a
Krasnodar per vedere se riusciamo a prolungare la dichiarazione della
suzuki. Al custom srvice troviamo un ragazzo che parla inglese e ci
spiega che possiamo ottenere un'altra dichiarazione ma
dobbiamo avere un timbro fatto dalla milizia con la data fino a cui
vogliamo stare in Russia. Sembra fatta. Cerchiamo di
ottenere il timbro, ma ci rimbalzano da un ufficio all'altro.
Ritorniamo al custom service e il ragazzo ci dice che la multa dovrebbe
essere intorno ai 50 euro se usciamo dal paese dopo la data della
dichiarazione. Nessun poliziotto sembra saper niente di questo timbro, o
non capisce, cosi' ripartiamo verso Mosca, sperando di
riuscire a risolvere il problema.
Giovedi' sera (21/12) dormiamo in macchina accanto ad un
cafe', che freddo faceva, il termometro fuori dalla macchina
segnava meno 10 gradi alle 22. E dentro non e' che facesse
piu' caldo. Il mattino, dopo una notte con i piedi al
freddo, ci risvegliamo con l'acqua nelle bottiglie
ghiacciata, e con il parabrezza dentro e la carrozzeria
interna ghiacciata! E il termometro, il mattino alle 9
segnava ancora una temperatura da brividi!
La vigilia di Natale siamo arrivati a Mosca!
Buon Natale...
Patri
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