29.9.07

CLAUDIO (CHIANG MAI, 29/09/2007)

Ciao Gente, siamo fermi a Chiang Mai (nord della Thailandia)
aspettando notize sulla situazione in Myanmar. Il 4 ottobre
abbiamo il volo per Mandalay (nord Birmania) ma non sappiamo
ancora di preciso cosa fare. Siamo in attesa di notizie
recenti dalla Birmania, notizie che probabilmente non avremo
mai visto che hanno bloccato le conessioni a internet dentro
il paese. Stiamo chiedendo informazioni ad altri viaggiatori
ma non essendoci collegamenti internet col paese e'
difficile avere notizie recenti.

In questi giorni di attesa faremo dei giretti nei dintorni,
probabilmente lunedi' andremo a vedere delle tribu' che
vivono nella giungla. Vedremo le donne giraffa, ne avevo
sentito parlare alle elementari e forse ora riesco a
vederle.

Non abbiamo fatto grandi cose da quando abbiamo lasciato la
capitale. Uscire da Bangkok non e' stato complicato anche se
siamo rimasti imbottigliati nel traffico per diverse ore. La
periferia e' stata di 40 km poi si e' cominciato a viaggiare
bene.
La sera abbiamo raggiunto Attuaya, una citta' a 90 km dalla
capitale. Ci siamo alloggiati in una guest hose molto
carina, era una palafitta con un giardino che sembrava quasi
una foresta. La notte era un concerto di versi di animali
selvatici e ululati dei cani del padrone. La sera prima di
rientare in guest house abbiamo mangiato in uno dei tanti
ristorantini lungo la strada. C'era un tailandese che
passeggiava per la citta' con un elefantino di pochi anni e
si faceva fare le foto per qualche spicciolo. Probabilmente
l'elefantino era stato strappato alla madre appena nato e
seguiva il padrone come un cagnolino.
Nella citta' c'era un via vai di tuk tuk (ape taxi) come in
tutto il resto della Thailandia ma qui erano particolari
come non avevo mai visto prima. La maggior parte aerografati
e con una carrozzeria modificata artigianalmente.

La strada per raggiungere Chiang Mai e' una autostrada non a
pagamento ma parallela a quella c'e' una strada secondaria
molto piu' rilassante che abbiamo percorso per diversi
giorni. La strada costeggiava un fiume torbido, l'acqua
scorre lenta e piu' che un fiume sembra una palude. La gente
sulle sponde pesca e i bambini ci sguazzano dentro per fare
il bagno. In quel fiumiciattolo c'era pieno di varani
(lucertoloni di un metro e mezzo) che vivono liberamente.
Non siamo riusciti a fotografarli perche' si immergevano
quando ci avvicinavamo.

Lungo la strada abbiamo sempre mangiato nelle bancarelle
allestite nei piazzali o in centro ai paesini che
attraversavamo. Si mangia bene e si spende poco. Solitamnte
i piatti sono a base di riso, pollo, zuppe, pesce e mille
altre cose da scegliere. Anche la sera nelle citta' abbiamo
sempre cercato di mangiare nelle bancarelle che prendono
posto nei marciapiedi e cucinano al momento quello che anno.
La stradina secondaria e' durata solo pochi giorni e poi via
di nuovo sull'autostrada. Ogni 40 km c'e' un'area di
servizio dove si puo' mangiare e riposare un pochino. I
camionisti durante le pause legano le loro amachie agli
alberi e riposano qualche oretta prima di riprendere la
marcia.
I mezzi di trasporto in Thailandia sono meno improvvisati
che nel resto del sud est asiatico. Viaggiano in due in
motorino e non in sei come in Cambogia, i camion sono
caricati con un po' piu' di criterio e le macchine sono in
ottime condizioni.
A proposito di macchine... il fuoristrada piu' ambito e' la
suzukina! Non come il nostro, qui circolano solo quelle a
passo lungo che in italia sono quasi introvabili. Le
trasformano, anzi, le esaperano quelle macchinette. Montano
delle balestre ed ammortizzatori che trasformano quelle
macchinine in delle cavallette, solitamente hanno blocco del
differenziale e vericello. Molte agenzie che organizzano
tour in fuoristrada usano le suzukine, e solitamnete nei
deplian pubblicitari mettono in prima pagina una suzukina
impegnata in un tratto difficile. Che macchina mitica,
avesse un po' piu' di motore non la fermerebbe niente.

La pioggia ha dato una bella tregua, ormai la stagione delle
piogge sta finendo e piove solo ogni tanto. Abbiamo preso
solo una giornata di pioggia ma e' stata sufficiente....
mentre raggiungevamo una citta' ha cominciato a diluviare e
ci siamo riparati sotto una tettoia aspettando che
smettesse. Dopo un'ora siamo ripartiti anche se la
situazione era peggiorata. Nel centro della citta' la
polizia bloccava le macchine perche' la strada era
diventata un fiume. Non facevano passare nessuno a parte
noi... Probabilmente ci hanno fatto passare per divertirsi
un po', mentre pedalavamo in quel fiume si sentivano le
risate degli spettatori. Non era tanto l'acqua ma quello che
ci galleggiava sopra che faceva schifo. Non usando i bidoni
dell'immondizia la spazzatura se la portava via l'acqua.
In quella citta' ci siamo alloggiati in uno degli alberghi
piu' maffi della Thailandia. Sporco e puzzolente ma almeno
era un riparo dalla pioggia. Abbiamo steso tutti i nostri
vestiti col risultato che si e' allagata tutta la stanza e
sono morti annegati gli scarafaggi che vivevano nella
stanza.

A 400 km da Bangkok abbiamo raggiunto Tak, una citta'
tranquilla sul fiume a meta' strada per Chiang Mai. A pochi
passi dal nostro alberghetto c'era un negozio di bici
pauroso. Piccolo ma con degli accessori fantastici. Abbiamo
solo comprato olio per la catena ma c'era davvero qualunque
cosa. Nelle citta' beno o male c'e' sempre un negozio di
bici con matriale decente, cosa inesistente negli altri
paesi che avevamo attraversato. In Cambogia non siamo
riusciti a trovare nessun negozio serio di bici per non
parlare del Vietnam. Probabilmente sbattendosi un po' si
riesce a reperire del buon matriale ma non e' certo facile.
Qui in Thailandia bene o male si trova di tutto.
La sera abbiamo pure trovato un ristorantino dove una donna
parlava inglese perfettamente ed abbiamo mangiato proprio
bene e speso poco.

In tutte le citta' tailandesi non mancano mai i seven
eleven, una catena di piccoli supermercati presenti in tutta
la Thailandia. Solitamente la sera compriamo li la
colazione, yogurt e biscotti e acqua per il giorno dopo. A
pranzo invece compriamo tramezzini al tonno quando nelle
bancarelle non riusciamo a riempirci la pancia.
La sera tardi nelle citta' e' un via vai di ratti che
cercano cibo avanzato attorno alle bancarelle. Camminare nel
marciapiede non e' consigliato dopo l'orario di chiusura...i
ratti diventano padroni!
Nelle citta' si incontrano spesso i monaci che indossano il
saio arancione e molte volte in coordinato usano
un'ombrellino giallo per ripararsi dal sole. Sono simpatici
e spesso ci guardano incuriositi.

Il paesaggio e' stato abbastanza monotono per gran parte del
viaggio, i primi 600 km sono stati di pianura in mezzo a
risaie, palme e niente piu'. Gli ultimi 200 km la strada ha
cominciato con dei lunghi sali e scendi che smorzavano la
pianura, colline verdi e fiumi hanno reso il panorama molto
piu' interessante. Lungo una salita che portava ad un passo
c'era un'anatroccolo, probabilmente scappato a qualcuno, che
correva come un disperato a fianco della strda col riscio di
rimanere investito. Non riusciva a scavalcare un muretto ed
era rimasto in mezzo alla strada a correre come uno scemo.
Siamo riusciti a bloccarlo con le bici ma tentando la fuga
si e' incastrato nei raggi della ruota di Patrizia. Sono
riuscito a liberarlo e l'ho lanciato al di la del muro nella
foresta. Magari se lo mangia un gatto selvatico ma meglio
cosi' che rimanere investito, credo...

Prima di raggiungere Chiang Mai ho bucato la gomma
posteriore, giusto per tenermi in vantaggio su Patrizia, 11
a 9 per me! Lei aveva bucato pochi giorni prima.

Abbiamo raggiunto Chiang Mai il 26 settembre e ci siamo
alloggiati nella prima guest hose che abbiamo trovato. Un
buon prezzo, ventilatore e acqua calda. Era tanto che non ci
lavavamo con l'acqua calda.

Abbiamo fatto una giornata di spese per le biciclette,
niente di che' ma io dovevo assolutamente cambiare il
copertone posteriore che era ormai tagliato dai vetri e
pronto ad esplodere mentre alla bici di Patrizia ho dovuto
cambiare il cavetto e la guaina del freno dietro che era
inchiodato.

Il 28 settembre era il mio compleanno....Auguri....ma
grazie!
Mi sono fatto un regalo e ho comprato un libro di grammatica
inglese che mi serve per ripassare qualcosa e Patrizia la
sera ha comprato una tortina e ci ha messo su qualche
candelina...un bel compleanno!

Chiang Mai era una citta' fortificata, ci sono ancora i
resti delle mura sul perimetro. E' una citta' tranquilla,
ottima per il trekking e per visitare le tribu' che vivono
al nord della Thailandia nelle foreste. Ci sono molte grotte
e fiumi dove molti praticano il rafting e volendo gite in
groppa agli elefanti che sinceramente non mi sembra il
caso...ma povere bestie.

Lunedi' andremo un po' in giro e per ora aspetteremo qualche
buona notizia per la Birmania altrimenti e' un gran peccato.
L'ho gia evitata una volta facendo un dietro front in Tibet,
speriamo che questa volta si possa andare.

Mi auguro che queste proteste servino davvero a qualcosa,
che la gente non si dimentichi del Myanmar e che crolli
finalmente quel regime militare che dura ormai da troppi
anni.

Ciao Gente, buon viaggio!

Claudio

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