PATRIZIA (BANGKOK, 7/09/2007 - 18/09/2007)
Ciao cari,
siamo a Bangkok, a dire il vero siamo qui da piu' di una
settimana. E che settimana. Ci siamo riposati un po' ma per
lo piu' abbiamo passato il tempo fra ambasciata birmana,
ambasciata indiana, agenzie di viaggio ed in giro in
bicicletta per Bangkok per cercare dei negozi di bici. Ma di
questo ve ne parlo meglio dopo!
Il 7 settembre, ripartiti da Siem Reap (in Cambogia), la
strada e' peggiorata. Sterrata e per tanti tratti con buche
e sassi. E' cosi' per 150 km da Siem Reap a Poipet, il
confine con la Thailandia. Negli ultimi anni in Cambogia
sono state asfaltate la maggior parte delle strade
principali, ma quella fra Siem Reap e Poipet e' stata
lasciata devastata. E' un complotto delle compagnie aeree.
Se la strada in questo tratto fosse bella, tante persone in
piu prenderebbero un bus per raggiungere Bangkok (distante
solo 400 km da Siem Reap e 700 km da Phnom Penh), facendo
calare i gudagni delle compagnie aeree che gestiscono le
tratte fra Siem Reap, Phnom Penh e Bangkok.
Oggi mentre pedalavo alcuni bimbi, si sono messi lungo la
strada tutti con la manina allungata verso di noi per darci
il cinque, poi c'era anche una bimba, avra' avuto massimo
due anni che si sporgeva anche lei con la manina e ci diceva
Hello. Sara' un po' triste lasciare la Cambogia, i
cambogiani sono adorabili. Ci fermiamo Sisophon per la notte
dopo piu' di 100 km di strada sterrata. Siamo pieni di
polvere e terra, E' uscita tanta di quell'acqua nera dai
vestiti lavati!
L'8 settembre dopo altri 50 km di starda sterrata, forse
ancora piu' brutta, arriviamo a Poipet. Qui tanti negozi e
Hotel hanno i prezzi segnati in Bath (moneta Thailandese).
Pernottiamo qui e domani mattina passeremo il confine.
9 settembre, Passata la frontiera in mezzora senza nessun
controllo ai bagagli, iniziamo a pedalare su suolo
Thailandese. Si inzia a pedalare a sinistra, ed il senso di
marcia restera' cosi' ancora per altri paesi che
attraverseremo. La colonizzazione inglese. Si nota subito la
differenza dalla Cambogia. Strada piu' belle, Molte piu'
automobili sulle strade e meno motorini. Meno campi di riso
e piu' terra non coltivata. Ed anche un po' meno sorrisi dei
bimbi e quasi nessun Hello. Lungo la strada nessun hotel,
locanda o un posto al chiuso per dormire. Dopo 143 km
(quanti!!! :-)), alle 8 di sera arriviamo in una cittadina,
dove 20 km prima ci avevano detto avremmo trovato un hotel.
Cosi' e'! Mangiamo prima del riso e pollo preso in una
bancarella e poi cerchiamo l'hotel. Come sono cotta. ma
finalmente si dorme!
10 settembre. Il mattino presto ripartiamo, mancano 120 km a
Bangkok, ma pensiamo di fermarci una 30ina di chilometri
prima. Cosi' arriviamo a Bangkok domani e di mattina con il
tempo di cercare un posto per dormire di giorno. Arrivati a
30 km da Bangkok, non e' ancora Bangkok ma e' come se fosse
una citta' unica fino a Bangkok (sembra di essere ritornati
in cina nelle citta' che non iniziavano e non finivano
mai!). Cosi' dopo aver trovato solo un hotel copn cifre da
capogiro, decidiamo di proseguire fino a Bangkok. Che citta'
immensa. Abituati a Phnom Penh e Siem Reap che non avevano
case piu' alte di quattro piani, qui sembra di essere
arrivati in un altro mondo. Grattacieli, metropolitana,
sky-train e tanto tanto traffico! Arriviamo in Khao San road
(la via piu' turistica e forse per questo caotica e troppo
ma troppo piena di occidentali (alcuni bavosi), dove pero'
si trovano tutti gli alberghi e le guesthouse
qualita'-prezzo migliori. prima di trovare l'albergo inzia a
piovere cosi' ci laviamo completamente! Troviamo un
alberghetto fuori dal casino di Khao San road, molto carino
e tranquillo.
Da martedi' scorso (11 settembre) ad oggi, come scrivevo
all'inizio abbiamo fatto due visti e comprato dei pezzi per
le bici. Per prima cosa ci siamo recati all'ambasciata
indiana dove abbiamo compilato i moduli, richiesto il visto
di sei mesi a multipla entrata e pagato 2100 Bath (piu' o
meno 45 euro). Lo abbiamo ritirato ieri, Il giorno dopo ci
siamo recati all'ambasciata birmana, dove, dopo aver chiesto
qualche informazione per come poter entrare nel paese (ce ne
sono state date molto gentilmente ma un po' vaghe), abbiamo
richiesto il visto. E' valido per 3 mesi da quando viene
rilasciato e puoi stare nel paese 28 giorni. E' abbastanza
economico (810 Bath pari 18 euro piu' o meno) rilasciato in
48 ore.
Giovedi abbiamo girato mezza Bangkok in bicicletta senza
trovare nessun negozio di bici. Sabato dopo aver cercato
qualche indirizzo sulle pagine gialle, Abbiamo trovato un
bel negozio di biciclette. Claudio ha cambiato alla sua bici
i rocchetti, la catena, le corone ed il movimento centrale.
Alla mia abbiamo cambiato solamente la catena ed ho trovato
un coprisella al gel (morbidissimo), cosi' magari il mio
sedere stara' meglio! I suoi pezzi erano molto piu'
devastati, la sua bici porta 30 kg in piu' della mia (10 kg
in piu' di bagaglio e Cal pesa 20 kg piu' di me). La mia
bici cosi' puo' arrivare fino in Nepal!
In questi giorni abbiamo chiesto informazioni per quanto
riguarda i voli da Chiang Mai (citta' a nord della
Thailandia) a Mandalay (Birmania). E da Yangon (Birmania) a
Calcutta (India). Dato che entrando via terra non e'
possibile girare la Birmania, la soluzione migliore ci e'
sembrata fare i tragitti aerei scritti sopra. Cosi'
visitiamo il nord della Thailandia e possiamo percorrere la
strada da Mandalay a Yangon e fare qualche zig zag nelle
strade permesse. Oggi abbiamo prenotato i voli aerei. Domani
mattina ripartiamo...direzione Chiang Mai.
Fino ad oggi abbiamo percorso 8399 km in sella alle nostre
bici fra Cina,Vietnam, Cambogia e Thailandia.
Vi abbraccio e ci sentiamo da un po' piu' a nord,
A presto,
Patrizia
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