3.10.07

PATRIZIA (TRIBU', 30/09/2007 - 3/10/2007)

Ciao gente!

Vi scrivo ancora da Chiang Mai. Questi ultimi giorni li
abbiamo passati qui e nei dintorni. Claudio ha dato una
sistemata alle biciclette, pulito catene, corone, rocchetti,
sistemato un po' i miei freni che fanno i capricci e
cambiato il suo copertone dietro con uno nuovo.

Lunedi mattina presto, partiti con un minivan, abbiamo
visitato delle grotte a nord di Chiang Mai una volta usato
come templio buddista. Ora meta turistica piu' che altro
thailandese. E nel pomeriggio raggiunta l'estremita' piu' a
nord della Thailandia ai confini con Myanmar abbiamo
visitato un villaggio dove convivono tre diverse tribu
(Karen, Long-neck e Big-hears) originarie del Myanmar, della
regione dello Yunnan in Cina e del Tibet. Queste tribu non
sono accettate nelle citta' thailandesi e non essendo
thailandesi hanno un permesso di soggiorno per stare nel
loro villaggio. Come loro fonte di sostentamento coltivano
riso e fanno meravigliose sciarpe di cotone, foulard,
braccialetti e statuine che vendono ai visitatori. Se hanno
bisogno di cure pagano 30 bath (piu' o meno 75 centesimi di
euro) per una visita.

Nella tribu dei Long-neck le donne e le bambine hanno degli
anelli di ottone attorno al collo, che man mano una ragazza
cresce viene aumentata la quantita' degli anelli per far
allungare il collo. Il peso di questi anelli non e'
indifferente (piu' o meno 3 kg). Ma per loro e' un simbolo
di bellezza. Se una ragazza decidesse di togliersi gli
anelli verrebbe cacciata dalla tribu.
Le donne della tribu Karen si dipingono i denti di nero,
sempre come simbolo di bellezza. Ma solo da una certa eta'
in poi.
Le donne della tribu Big-hears hanno dei cerchi nei lobi
delle orecchie per allargarne il buco e degli anelli di
ottone alle caviglie e sotto le ginocchia, questi dicono che
servono per quando vanno nella giungla per proteggersi. E
vengono aumentati man mano una ragazza cresce.
Tutte le donne di queste tribu' sono molto truccate e curate
nel vestire. Tessono su dei telai legati ad un'estremita'
alla loro vita ed all'altra a dei ganci nelle capanne. Non
si vedono molti uomini. Ne vediamo solo uno che taglia del
bambu. A vederlo, se non fosse nel villaggio, sembrerebbe un
comune thailandese in pantaloncini e maglietta.

Per quanto riguarda Myanmar (ex Birmania) per ora abbiamo
segnalato la nostra presenza dal 4 ottobre nel paese alla
farnesina e all'ambasciata italiana a Yangon. I voli da qui
per Mandalay ci sono regolarmente, nessuna cancellazione. La
situazione nel paese e' ritornata abbastanza stabile. Domani
in tarda mattinata ci recheremo all'areoporto e molto
probabilmente prenderemo il volo per Mandalay nel primo
pomeriggio. Salvo ultime notizie. Una volta a Mandalay
monitoreremo la situazione dall'interno, vedremo come
spostarci, dove andare, ecc. Abbiamo il volo da Yangon a
Calcutta il 2 novembre, ma vorremmo e dovremmo riuscire a
spostarlo al 26 o al 29 ottobre.

Ci sentiremo dal Myanmar (connessione internet permettendo)
o dalla Thailandia se non voliamo.

A presto,

Patrizia

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