17.8.07

PATRIZIA (HO CHI MINH CITY, 04/08/2007 - 17/08/2007)

Ciao ragazzi,

sono in un internet cafe' sopra ad un ristorante nel centro
di Saigon (o Ho Chi Minh City) a pochi passi dal posto dove
alloggiamo. Oggi mentre pedalavamo in cerca di un hotel una
signora ci ha rincorso e detto di andare a vedere una
stanza. E' in un vicolo strettissimo. La loro casa con tre o
quattro stanze che affitta. Perfetta...10 dollari, aria
condizionata, tv via cavo, pulitissima e la signora e'
adorabile. Qui sono le 21.15...sono un po' cotta ma avevo
voglia di raccontarvi un po' gli ultimi giorni (siamo
arrivati oggi a Saigon dopo una settimana di vento contrario
bello forte!)! Nello stomaco una buona pasta al sugo appena
mangiata al ristorantino di sotto.

4 Agosto. Siamo a Hue'. Ci svegliamo abbastanza presto.
Fuori piove ma decidiamo di partire lo stesso sperando che
smetta. Come non detto! La prima ora e mezza di pedalata
viene giu' il diluvio. Siamo bagnati come pulcini. Fino a
che ci fermiamo a pranzo la pioggia ci da un po' di tregua.
La signora della baracchetta dove ci siamo fermati a
mangiare prima di andare via mi abbraccia e vedendo che sto
cercando di ringraziarla mi dice "thank you, merci, nem"
(nem...grazie in vietnamita). Cosi' le sorrido e ripartiamo.
Dopo un 80ina di km percorsi arriviamo in un paesino
affacciato sul pacifico. Davanti a noi un passo...no c'e'
anche un tunnel...no, no e' vietato alle bici. Cosi'
svoltiamo ed iniziamo a salire. Piu' saliamo piu' si porge
davanti ai npostri occhi una vista spettacolare dell'Oceano.
Fantastico. Continuiamo a salire e finiamo nella nebbia,
inizia a piovere. Ci fermiamo per mettere la giacca in
goretex. Non vedo nemmeno Claudio che e' pochi metri avanti
a me nella nebbia. Arriviamo in cima al passo dopo 13 km di
salita. Continua a piovere a catinelle. Ci sono dei bunker e
un sacco di baracchette che vendono cibo, acqua e altro.
Piove talmente tanto che si distinguono le cose a malapena.
Iniziamo a scendere. La pioggia finisce e la nebbia si
dirada. Dopo 10 chilometri di discesa arriviamo di nuovo a
metri zero. Siamo accanto al Pacifico. Mancano 20 chilometri
a DaNang ma sono di pianura. Ricomincia a piovere. C'e' il
temporale. Raffiche di vento. Arrivati in centro alcune
strade sono veri e propri fiumi d'acqua. 50 cm. Pedalo
sperando di non perdere l'equilibrio e non dover mettere i
piedi in quell'acqua. Passa un auto e un "onda" d'acqua
copre le borse di Claudio. Alle otto e mezza di sera
finalmente siamo in un alberghetto. La citta' non e' niente
di che solo grande.

5 Agosto. Pedaliamo solo 30 chilometri e ci fermiamo ad
HoiAn. Una piccola cittadina ma molto carina. Troviamo
alloggio nello stesso albergo dov'era stato Claudio tre anni
fa. Che strano. La sera piove per qualche ora e in albergo
va via la corrente per il temporale.

6 Agosto. E' cosi' bello il posto che decidiamo di fermarci
un altro giorno. Il mio compleanno!! Oggi non piove e
secondo le previsioni del padrone del nostro albergo e'
stata una tempesta ora non dovrebbe piovere piu'. Speriamo!
Visitiamo il caratteristico mercato. Vendono pesce, frutta,
verdura e tanto altro.

7 agosto. E si riparte. claudio dopo pranzo buca la camera
d'aria dietro. un trucciolo di ferro. Un sacco di motorini
si fermano a guardare l'operazione di "pezzamento" della
camera d'aria ed ognuno dice la sua! La sera arrivati in
citta' dopo 120 chilometri e trovato l'albergo...si Claudio
ha bucato nuovamente!

8 agosto. Il mattino prima di rimetterci in sella compriamo
baguette, tonno e formaggini. Non ci sono citta' di
importanti dimensioni raggiungibili a sera e non sappiamo
dove dormiremo cosi' abbiamo gia' la cena. Nel pomeriggio
Cla buca un altra volta...sempre la ruota posteriore. E' a 8
(7 pezze dietro e una davanti). Dopo una 90ina di km
arriviamo a Bong Son, dove in una piccola cittadina ci sono
una decina di hotel. Che bello c'e' un posto per dormire.
Chiediamo a tutti gli hotel e tutti ci dicono di no. Boh.
Probabilmente non possono accettare stranieri. Sono le 18 e
tra non molto viene buio ma continuiamo a pedalare. Alle
sette e mezza passate, dopo altri 25 chilometri in un
paesino minuscolo troviamo, con nostra sorpresa e gioia, un
hotel. Non caro e bello. Doccia calda e tre bei panini!

9 agosto. Facciamo solo 60 chilometri ma con tanto (nei
giorni dopo ne e' arrivato di piu'!) vento contrario.

10 agosto. Ai bordi della strada, al di la' nella linea
bianca ma sempre sull'asfalto la gente mette a seccare al
sole lunghe strisce ( avolte anche piu' di cento metri)di
pezzi di cocco, grano, granoturco, pesci, pane sottile di
riso. Poi per girare il grano ci passano nel mezzo a piedi
nudi e quando e' pronto lo "tirano insieme" con dei
rastrelli e poi lo versano in dei sacchi di yuta. Anche oggi
tanto vento contro che dopo un po' di chilometri gioca
contro il mio umore! Claudio buca per la nona volta! Butta
via la camera dietro e ne mette una nuova. Mi ha raggiunto e
superato..io sono a sette forature.

11 agosto. Al mattino poco vento contrario. Prima di pranzo
inizia una salita che finisce regalandoci una vista
spettacolare del Pacifico. Che costeggiamo per parecchi
chilometri pedalando sul fianco della montagna. Il vento nel
pomeriggio e forte ma per qualche momento ci da tregua.
Nonostante la salita ed il vento percoriammo 127 chilometri
e la sera arriviamo a Nha Trang, dove restiamo fermi anche
il giorno dopo. C'e' la spiaggia, l'Oceano...Bagno! Siccome
praticamente tutte le donne vietnamite fanno il bagno
vestite anch'io mi tuffo pantaloncini e maglietta in acqua.

13 agosto.Vento: sempre contrario! A pranzo ci fermiamo in
un ristorantino lungo la strada dove il ragazzo che lo
gestisce oltre ad essere onesto (cosa abbastanza rara qui!!
Ognuno cerca di fregarti un pochino!) e' molto gentile.
Cerca di farci qualche domanda ma parlando lui solo
vietnamita non e' semplice. Prima di ripartire ci lascia il
biglietto da visita del suo ristorantino. Il sole ci
accompagna e da HoiAn niente piu' pioggia mentre pedaliamo.

14 agosto. Il vento contrario degli altri giorni...niente in
confronto ad oggi! Siamo attacatti all'oceano sulla "pancia"
del Vietnam. Niente di meglio per il vento! In un tratto
lungo strada ci sono centinaia di "setacci" quadrati di
legno piatti, su cui a seccare ci sono migliaia di
pesciolini. Arriviamo a CaNa', 32 chilometri in tre ore. Qui
il paesaggio e' fantastico. Oceano (mosso per il vento),
spiaggia deserta e un risorantino sopra la spiaggia dove ci
fermiamo per pranzo. C'e' anche qualche hotel ed alcuni
lodge sulla spiaggia. Convinco Claudio e ci fermiamo. E'
veramente troppo bello e ho bisogno di farmi anche una bella
dormita (e poi spero che domani il vento cali un po'!).
Facciamo una passeggiata sulla spiaggia. Alcune donne fanno
legano il nylon per fare le reti da pesca. Sulla strada si
vedono un sacco di motorini, un po' di camion e autobus ma
pochissime auto (l'auto e' da ricchi).

15 agosto. Il mio risveglio...con le rumore delle onde fuori
dalla stanza che si infrangono sugli scogli e scivolano
sulla sabbia. Il vento purtroppo sempre contro..forse un
pochino meno forte! Costeggiamo il Pacifico per un po' e
lungo la strada banchetti improvvisati (forse non troppo!)
vendono coralli bianchi e conchiglie. Io ne ho trovate
quattro bellissime cammiando sulla spiaggia. Dopo 117
chilometri raggiungiamo Phan Thiet. A 200 chilometri ad est
di Saigon. Domani pedaliamo verso ovest..non piu' verso sud.
Dai che gira il vento!

16 agosto. Che giornata lunga! Abbiamo svoltato noi ma ha
girato anche il vento..sempre contro! Va beh. Percorriamo
118 km fino a Long Khanh. Dove Claudio arriva con la gomma
dietro a terra. Ha bucato la camera d'aria posteriore...10
volte! Giriamo per la citta', compriamo delle baguette
(abbiamo tonno e formaggini) ma non vediamo nemmeno una
scritta "hotel". Claudio si ferma in un'officina per farsi
gonfiare la ruota con il compressore per poi pezzarla piu'
tardi ed un ragazzo in motorino ci chiede se abbiamo bisogno
d'aiuto. Ci porta all'unico hotel della citta'. Vuole
160.000 dong (7 euro e mezzo). Un po' caro per la stanza che
e' ma e' l'unico albergo della citta' e ci fa mettere le
bici in camera. Io ritorno in citta' con la bicic per
comprare latte ed acqua e Claudio pezza la sua camera
d'aria. Ritornata in albergo, mi lavo, preparo i panini e
Cla lava corona, rocchetti, catena della sulla bicicletta
sotto la doccia e poi con tutto il grasso che ha sparso
anche tutto il bagno! Finalmente alle 22 si cena...e
guardando la mia bici vediamo la ruota dietro sgonfia. Una
spina! Ho bucato dietro. Cosi' dopo cena Cla pezza anche la
mia camera d'aria posteriore. A mezzanotte finalmente ci
buttiamo sotto le coperte e dormiamo come ghiri.

17 agosto. Ore 8.30. Partiamo incredibilmente presto (data
la mia non troppa reattivita' al mattino!). La bici di
Claudio "ciocca" un po'. Slitta la catena sul cambio da
qualche giorno. Speriamo qui a Saigon di trovare dei buoni
pezzi di ricambio, altrimenti vedremo a Phnom Penh (capitale
cambogiana). Il vento oggi e' piu' clemente. Arriviamo a
Saigon abbastanza presto. Alle 3 del pomeriggio. Troviamo
subito una stanza perfetta. Facciamo un po' di bucato nel
lavandino e sotto la doccia e stendiamo i vestiti puliti per
tutta la camera. C'e' tanta umidita' ma con condizionatore e
ventilatori asciuga in fretta. Il visto vietnamita ci scade
il 20 agosto, cosi' dopo uno o due giorni passati qui
entreremo in Cambogia. Il confine dista una 70ina di
chilometri da qui.

Fino a qui 7211 km...

Ci sentiamo da Phnom Penh,
BUON VIAGGIO,

Patrizia

No comments: