15.7.07

PATRIZIA (SOUTH CHINA, 6/07/2007 - 15/07/2007)

Ciao ragazzi,

vi scrivo da Hepu. Cittadina a sud della Cina. 30 chilometri
a nord-est di Behai. Sono in un internet cafe' dove c'e' un
ventilatore marcio che pero' rinfresca un po'. Fa tanto
tanto caldo e il sole picchia forte. Andando in bici il
calore si sente meno, l'aria refrigera. Mentre camminando
sotto il sole ti sciogli.

Oggi e' il primo giorno di sosta dopo la partenza da
Shenzhen. Abbiamo pedalato tanto e per tre giorni di fila
abbiamo percorso piu' di 100 chilometri al giorno. E'
meravigliosa la sensazione di quando senti che la bicicletta
e' come se fosse parte di te. Quando in una discesa o in una
pianura pedali, prendi il ritmo e la bici fila come se fosse
sulle rotaie. E' fantastico.

I primi tre giorni dopo Shenzhen abbiamo pedalato in mezzo
al traffico. E la citta' sembrava no finisse mai, case,
costruzioni e lavori in corso (a volte per chilometri e
chilometri). Un pomeriggio fermi a comprare dell'acqua in un
negozietto c'era una bilancia nella farmacia vicina. Ci
siamo pesati e abbiamo pesato le biciclette ed il bagaglio.
Tralasciamo sul nostro peso. La mia bicicletta piu' il
bagaglio pesa 29 Kg mentre quella di Claudio piu' bagaglio
pesa 40 Kg.

Il 7 luglio, dopo esserci fermati a Humen la notte
precedente, ripartiamo in direzione sud. L'unica strada non
possiamo percorrerla e' un ponte che attraversa il Pacifico
non accessibile alle biciclette. Cosi' dobbiamo dirigerci
fino a Guangzhou (Capitale della regione Guandong) e poi
riscendere. Il giorno dopo, verso le 5 del pomeriggio un
altro ponte blocca il nostro passaggio. Le auto ed i camion
possono passare su un altro ponte che pero' e' autostrada.
Ovviamente le bici non possono passare. Un uomo su una
motoretta ci spiega la strada alternativa disegnandola sulla
sabbia, poi ci accompagna lui. Che gentile. Il ponte non si
puo' percorrere perche' e' crollato in parte. C'e' una
chiatta che carica bici e moto e le porta dall'altra parte
del fiume. 2 yuan a testa. Qualche giorno prima avevamo
visto al telegiornale la notizia di un pezzo di ponte
crollato che aveva travolto una barca ma non sapevamo in che
zona fosse.

La strada inizia ad essere meno trafficata. Non piove da
quando siamo partiti da Hong Kong e c'e' un soel bollente.
Arriviamo in una cittadina e troviamo un alberghetto pulito
ed economico. E' allucinante che anche in delle cittadine
nemmeno segnate sulla mappa ci siano Mc Donald e KFC. E che
in dei villaggetti con quattro case vendano la Coca-Cola. A
volte e' piu' facile trovare quella che dell'acqua.

10 luglio. La strada e' abbastanza pianeggiante. Si pedala
bene perche' a bordo della strada ci sono gli alberi che
fanno un po' d'ombra e la pista ciclabile. Non manca quasi
mai qui in Cina, pero' nelle citta' e cittadine spesso e'
troppo affollata. Ci sono banchetti, moto, motorini,
carretti, macchine e passarci in bici e' un'impresa. I
clacson danno in testa. Li suonano sempre. Poi a volte
quando c'e' solo un camion in mezzo ad una strada a tre
corsie e lo suona non ne capisci proprio il motivo. Io
qualche volta "salto ancora in aria" quando mi suonano il
clacson alle spalle ma i cinesi non fanno nemmeno una piega.
E' normale che tutti suonino sempre. Credo che il suonare il
clacson sia per dire:"Fatemi largo che sto passando
altrimenti vi stiro!" E' l'Asia!

Negli ultimi giorni e' difficile trovare delle cose non
troppo abominevoli da mangiare a pranzo. O pasta "chimica"
(quella precotta che devi buttarci su solo dell'acqua calda
per due minuti) o della carne che non sai da che animale
possa provenire. Quando e' cosi' ci mangiamo dei gran
gelati.

11 luglio. Facciamo un sacco di chilometri...132! Al
tramonto, mentre stiamo ancora pedalano vediamo al fianco
della strada per cinquecento metri delle ragnatele enormi
con ragni altrettanto enormi (almeno 6 centimetri). Brr.
Quelli che chiamo ristorantini, sono piu' simili a dei
garage con dei tavoli ed un fornello. Di solito le pareti
sono nere, anni di umidita' e vuncidume. Per terra
fazzoletti e avanzi della giornata. Si buttano le cose per
terra non nei cestini. Ossa di pollo, fazzoletti,
scatarrate. A volte qualche insospettabile ragazza ti fa una
scatarrata vicino al piede e pensi:"meno male che non mi ha
preso". Diciamo che questi "ristorantini" sono la salvezza
per mangiare qualcosa di cucinato a pranzo, a volte si trova
della buona pasta fritta con verdurine e carne.

12 luglio. Siamo a pranzo in un ristorantino lungo la
strada. Questa volta c'e' andata male: pasta "chimica"! Si
ferma un camion carico di cani in gabbia. Probabilmente lii
stanno portando al macello. Alcuni abbaiano, alcuni mordono
le griglie delle gabbie e altri invece sono tranquilli. C'e'
puzza di pipi. Poveri cani. In questa parte di Cina li
mangiano. I due tizi del camion si fermano a mangiare, noi
per fortuna abbiamo finito, saliamo in sella alle nostre
bici e ripartiamo.
Dopo un'oretta che pedaliamo superiamo tre ragazze in
bicicletta e con l'ombrellino per il sole. Claudio va avanti
ed io rimango un po' indietro. Una ragazza si mette a
pedalare forte e mi raggiunge. Mi chiede (in inglese) se
Claudio e' mio fratello o il mio ragazzo. E poi mi dice
com'e' romantico che viaggiamo in bicicletta. Mi chiede se
sono stanca e mi dice che fa caldo. Mi saluta e proseguo.
Dopo un po' sento delle grida dietro di me. S'e' dimenticata
di chiedermi da dove vengo!
La sera fermi in una citta' per la notte. Sul bannchetto di
una "mangiatoia" c'e' la testa di un cane squoiato e parti
del corpo. Questo me lo racconta Claudio. Per fortuna non
l'ho visto con i miei occhi.

13 luglio. Ore 9 del mattino. Accendiamo la tv (in ogni
alberghetto, bettola, anche quella piu' squincia, in Cina,
C'E' la TV). Al telgiornale parlano del Tour de France. La
telecronista sulle immagini del tour parla di Gianpaolo
Cheula che ha fatto una brutta caduta durante la tappa del
giorno prima. Che effetto sentir parlare di una persona piu'
o meno delle mie parti su un canale cinese.

Ieri siamo arrivati ad Hepu. La strada da tre corsie piu'
pista ciclabile per carreggiata che era e' diventata stretta
(ed in alcuni punti sterrata), dove due camion che si
incrociano ci passano a malapena. Magari migliora.

Siamo nella regione Guangxi. Quella al confine con il
Vietnam. Venerdi'20 luglio dovremmo passare la frontiera.
Piu' o meno mancano 400 km al confine.

4784 km...

a presto,

Patrizia

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