CLAUDIO (HONG KONG, 5/07/2007)
Ciao Gente, siamo rientrati in Cina dopo una settimana
trascorsa
ad Hong Kong.
Siamo stati bene nella grande citta' e saremmo stati meglio
se non ci fossimo alloggiati in quell'ostello di deportati.
La prima notte nel dormitorio Patrizia era senza coperta, ne
abbiamo chiesta una ma la donna delle pulizie e' riuscita
solo a recuperare un vecchio sacco a pelo perche' le coperte
erano finite. Il dormitorio in realta' era un corridoi che
portava sul terrazzo dove c'era la lavanderia. La mattina il
proprietario apriva la porta e accendeva le luci e non si
faceva il minimo problema se noi dormivamo ancora. Alcuni
viaggiatori dormivano coi tappi per le orecchie e la
mascherina sugli occhi. Che ostello miserabile! Il peggiore
che sia mai stato.
Il primo giorno nella mega citta' mi sono preso un bel
rafreddore e tosse per colpa dell'aria condizionata. Gli
hongonkini sono abituati ma per gli stranieri in visita e'
un gran casino! In qualunque locale l'aria condizionata e'
sparata a manetta. Dalla temperatura esterna a dentro i
locali c'erano almeno 10 gradi di differenza.
Il venerdi' mattina siamo andati sull'isola a richiedere il
visto cinese che abbiamo ottenuto nel primo pomeriggio. Lo
avevamo richiesto di due mesi ma lo abbiamo ottenuto solo
per 30 giorni. Sono comunque piu' che sufficienti per
raggiungere il Vietnam. Nel pomeriggio siamo andati a
richiedere il visto vietnamita che abbiamo ottenuto in soli
15 minuti. E' stato tutto perfetto, in un solo giorno
abbiamo ottenuto i visti che ci servivano. Prima di
rientrare all'ostello siamo stati in un negozio di
biciclette dove abbiamo comprato un copertone e dell'olio
per le catene.
Sabato siamo andati a girare un po' per la citta' come due
turisti, non avevamo piu' grandi cose da fare, ci siamo
rilassati un po'. A pranzo siamo andati a mangiare in un
ristorante indiano non lontano dal nostro ostello. Nella
citta' si trova davvero qualunque cosa, c'e' l'imbarazzo
della scelta.
Nel pomeriggio abbiamo raggiunto l'isola col traghetto e con
un tram abbiamo fatto un giro per la citta'. E' differente
dalle altre citta' cinesi viste fin'ora. Hong Kong e' in
stile inglese, le vecchie costruzioni, i tram e gli autobus
a due piani ricordano la colonizzazione inglese. Ora hanno
alzato altri grattacieli e molti centri commerciali.
La sera siamo saliti sull'ascensore piu' alto del mondo
anche se a dire il vero sono tapirulan e scale mobili
montate in sequenza che percorrono centinaia di metri. Al
ritorno pero' abbiamo dovuto camminare...prima o poi faranno
anche il viaggio di ritorno.
La sera siamo stati nel quartiere a Central dove in due vie
c'erano molti locali occidentali e dove gli alcolizzati
danno spettacolo di quanto sono ubriachi!
La domenica abbiamo ci siamo fatti una mega mangiata al
buffet di un ristorante italiano. Lo Zeffirino e' una catena
di ristoranti, uno a Genova, Las Vegas, Portofino e Hong
Kong. C'era un buffet delizioso e abbiamo fatto una gran
bella mangiata. abbiamo conosciuto lo chef italiano ed
abbiamo parlato un po'. Lui prima era a nel ristorante a Las
Vegas ed ora lo avevano appena trasferito ad Hong Kong. Mi
ha proposto a fine viaggio di contattarlo se volessi andare
a lavorare a Las Vegas nel ristorante. Ci pensero' tra un
annetto....
Il pomeriggio abbiamo fatto un po' di giri per negozi di
sport ed abbiamo comprato dei coprizaino per le borse e una
zanzariera da montare sul letto quando saremo in zone
malariche.
Hong Kong ovviamente e' molto piu' cara della Cina ma offre
uno standard di vita molto piu' elevato. Si trova davvero
l'impossibile e gli hongonkini sono molto gentili e
disponibili. Noi in questi giorni ci siamo trovati davvero
bene.
La sera siamo stati sul Peak col bus, la montagna dalla
quale si ha una vista spettacolare di tutta la citta'.
Incredibilmente domenica non e' piovuto. Gli altri giorni
abbiamo preso sempre della gran pioggia.
Sul Peak c'era molta gente che aspettava le otto di sera
quando sarebbero cominciati i fuochi d'artificio per il
decimo anniversario. E' stata una bella serata e molto
divertente. Molti hongonkini quando partivano i fuochi
d'artificio facevano ooohhhhhhhhhhhhh ooohhhhhhhhhhhhhh.
C'era da piegarsi dal ridere. A scendere abbiamo usatao il
tram che ci ha riportati al centro.
Il lunedi' mattina abbiamo preso il traghetto e siamo andati
a Macau, una ex colonia portoghese. C'e' voluta un oretta
col traghetto prima di raggiungere la citta'. A Hong Kong
parlano tre lingue mentre a Macau ne parlano quattro. era
bello vedere i cartelli stradali scritti in portoghese,
sembrava di essere vicino a casa. Il centro della citta'
ricorda molto le citta' latine con case colorate e persiane
alle finestre mentre tutto attorno hanno costruito una
piccola Las Vegas. Ci sono moltissimi casino' prima di poter
raggiungere il cuore della vecchia Macau. Come a Las Vegas
alcuni casino' rappresentano costruzioni storiche e famose.
C'era il colosseo che rappresentava l'italia, il potala e
molte altre costruzioni. Anche in questa citta' come ad Hong
Kong guidano sinistra ma qui ci sono molti motorini e
biciclette che circolano per le vie della citta'.
Saremmo stati qualche ora in piu' ma la sera ha cominciato a
diluviare e tirare un vento fortissimo. A quel punto per
l'ora di cena abbiamo raggiunto nuovamente Hong Kong.
Martedi' siamo stati a Sham Shui Po, un quartiere cinese
sulla penisola. In molte vie allestiscono un mercato dove
sulle bancarelle vendono qualunque cosa. Chi vendeva
motorini elettrici, dissipatori per computer, pile, attrezzi
usati, materiale fotografico e mille altre cose. Tra i
ristorantini in quella zona ce n'era uno dove in una gabbia
teneva dei serpenti e dei gechi enormi pronti per essere
cucinati.
Abbiamo mangiato in un centro commerciale, una pizza e non
dei gechi! Il pomeriggio siamo stati sull'isola in altro
grosso centro commerciale dove c'era un'esibizione di Hermes
Paris ed una mostra dove esponevano i foulard. L'esibizione
e' un'iniziativa del consolato francese ad Hong Kong. E'
stato ineressante vedere come disegnavano e colorovano i
foulard con un vecchio macchinario a mano.
La sera con la metro e l'autobus abbiamo raggiunto la
spiaggia. Un villaggio a pochi chilometri dal centro, una
vera oasi di pace. Nel mare a pochi metri dalla riva sono
montate delle reti anti-squalo. Negli anni passati sono
morte molte persone per via degli squali quindi hanno deciso
di montare delle reti per proteggere i bagnanti. L'ultima
cena l'abbiamo fatta in ristorante tailandese vicino alla
spiaggia. Cosi' abbiamo finito il nostro soggiorno ad Hong
Kong. Siamo stati davvero bene nella grande citta'.
Mercoledi' mattina abbiamo lascito Hong Kong con il treno.
Questa volta non ci siamo lasciati fregare come all'andata!!
In mezz'ora abbiamo raggiunto il confine e con poche menate
eravamo nuovamente in Cina.
Oggi siamo rimasti un giorno fermi qui a Shenzhen, la citta'
sul confine con Hong Kong. Oggi pomeriggio ho sostituito il
copertone comprato a Hong Kong alla mia bicicletta e
rifilato quello piu' vecchio a Patrizia. Comincia a
sospettare che gli rifilo la mia roba marcia tanto lei non
capisce un cazzo di biciclette...
Domani mattina ripartiremo verso sud e per raggiungere il
Vietnam ne avremo ancora 20 giorni. Buona pedalata!
Ciao a tutti!!
Claudio
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