CLAUDIO (PACIFICO, 28/06/2007)
Ciao a tutti, siamo arrivati ad Hong Kong ieri sera e ci
siamo
sistemati in un ostello a Kowloon nel Mirador Mansion sulla
penisola. Non e' economico e il proprietario ci ha pure
fregato qualche soldo sul totale delle notti. Ci sono molti
ostelli ma e' quasi tutto esaurito per l'anniversario dei 10
anni quando Hong Kong e' passata alla Cina. Ci sara' una
bella festa e per puro caso ci siamo anche noi.
Gli ultimi giorni in Cina incredibilmente non abbiamo preso
pioggia. Pioveva la sera tardi oppure la mattina presto
quindi siamo riusciti quasi sempre ad evitarla. Hong Kong
sembrava irragiungibile, i chilometri segnati sulla nostra
cartina erano completamente sballati dai sali e scendi che
non finivano mai. In quelle giornate di pioggia con i sali e
scendi abbiamo consumato per bene i freni e la manutenzione
alle bici era sempre nell'ordine del giorno.
Ci eravamo fermati a Fuzhou a riposare un giorno ma dopo un
paio di giorni di pedalata Patrizia era gia' cotta. I sali e
scendi la devastano troppo! Una giornata abbiamo percorso
solamente 30 km almeno poteva riposare e riprendere un po'
di energie. Siamo rimasti un altro giorno a riposare in una
bettola assieme alle solite Cucaracha che camminano sul
pavimento. Non c'e' repellente che le tenga lontano.
Patrizia ha sempre paura che le camminino addosso e non
serve che io prova a tranquillizzarla dicendo che non
mordono...le fanno troppo schifo! Quando riesco le agguanto
e le porto fuori dalla stanza ma ce ne sempre troppe!
Sulla strada non mancano mai i soliti carretti stracarichi
di bottiglie di plastica vuoti. Alle volte si ribaltano per
i carichi troppo grossi e spargono bottiglie ovunque. Un
ragazzo con la bici trasportava due sacchi enormi di
plastica e si e' ribaltato in mezzo alla strada. Ho tentato
di aiutarlo a rimettersi in strada ma tra tutti e due non
riuscivamo piu' a sollevare la bici. Era talmente pesante
che mi sono vergognato del mio carico...
Alcuni trasportano il materiale con le motorette a tre ruote
che sulle salite faticano a superarci da tanto sono cariche.
Molti sulle loro moterette trasportano gabbie con cani,
gatti o anatre che vanno nei ristoranti.
Solitamente mangiamo nei ristorantini improvvistai sui
marciapiedi che immancabilmente hanno esposto nelle gabbie
tutti gli animali che si possono cucinare. Cambiando regione
si cambia cucina e in molti ristorantini nelle gabbie si
trovano gatti, conigli, anatre, quaglie e non mancano mai
almeno tre gabbie di serpenti. In ogni gabbia mettono almeno
trenta serpenti. Alcuni erano cobra ma altri non so che
razza fosse. Quando andavo vicino alle gabbie per guardarli
patrizia rimaneva a dieci metri di distanza! In quest'ultima
regione vendono molte bacche che durante il trasporto
seminano per strada. Se uno seguisse i camioncini potrebbe
farsi una scorpacciata di bacche gratis!
Ci siamo fermati un'altra giornata a Zangzhou ed abbiamo
trovato una locanda sopra ad una clinica. Al primo piano
c'erano i dentisti, al secondo un infermeria e al terzo la
locanda. Fanno ridere i dentisti che le cliniche solitamente
sono in vetrina. Chi cammina sul marciapiede si vede il
dentista che magari sta facendo un'otturazione. Non servono
insegne luminose, il dentista e' impossibile da non trovare.
In negozietto in citta' sono andato a comprare il latte per
la colazione. la proprietaria mi ha venduto il latte e il
figlio mi faceva dei segni come dire di non prenderlo... Non
capivo cosa volesse e poi in inglese mi diceva "Bad, bad".
Ho gurdato la scadenza ed era gia' scaduto da sei mesi!
Quella bastarda della madre era senza cuore! Gli chiedevo di
rendermi i soldi e lei cercava di appiopparmi altre cose per
la stessa cifra. alla fine ho cambiato il latte scaduto con
delle bottiglie d'acqua.
Abbiamo ripreso a pedalare e come sempre i sali e scendi non
mancavano. In una salita c'era un camioncino stracarico di
sacchi di terra bloccato. Per il peso eccessivo si era
impennato ed era rimasto bloccato in impennata. Non ho
potuto fare a meno di ridere...non avevo mai visto niente
del genere. Il proprietario era seduto per terra che
aspettava il suo collega. Quando e' arrivato e' scoppiato a
ridere anche lui.
La sera abbiamo alloggiato in una locanda dove ho sostituito
i copertoni. Il mio posteriore era troppo consumato quindi
l'ho montato a Patrizia e le ho preso il suo copertone
anteriore che era praticamente nuovo. Lei viaggia molto piu'
leggera quindi i copertoni durano molto piu' dei miei.
Finita la manutenzione alle bici le ho lavate dentro la
vasca da bagno. Mi sono messo nudo dentro la vasca e ho
lavato per bene le bici. Patrizia in cambio mi ha lavato i
vestiti. Non lavo mica la sua bicicletta per niente!
Finalmente, dopo due mesi che lo costeggiamo, abbiamo visto
l'Oceano Pacifico!
Mentre ci gustavamo il panorama pedalando lentamente
Patrizia ha bucato la gomma davanti...non e' stata una buona
idea rifilarle il mio copertone liscio! Ha bucato tutti i
giorni da quando le ho messo il copertone! le ho insegnato a
pezzare le camere d'aria ed ora ha imparato. E' un po' lenta
ma se ci prende la mano in attimo la pezza. La sera abbiamo
raggiunto una specie di citta' sul mare dove c'era un
albergo semi abbandonato. La reception era ormai lasciata
all'abbandono con tre dita di polvere sul bancone e un
ristorante abbandonato all'ingresso. In quella che una volta
era la cucina ora e' usata come cuccia per un cane lupo.
Abbaiava di continuo e ne''aria c'era unapuzza di piscio e
merda di cane. Voleva ben 7 euro per dormire e al momento
l'abbiamo rifiutato. Pochi chilometri piu' avanti c'era un
agglomerato di ristoranti di lusso dove nel parcheggio
lavavano le macchine dei clienti e un albergo troppo caro.
Sembrava una piccola citta' super moderna e il motivo era il
casello dell'autostrada vicino ad Hong Kong. Siamo cosi'
ritornati nella bettola a pagare 7 euro. La camera era
abbastanza angosciante ma non avevamo molte opzioni per la
notte. Ovviamente eravamo gli unici clienti anche perche'
chi ha un po' di cervello non ci si ferma.
L'ultima notte in Cina l'abbiamo passata a Shenzen, la
citta' sul confine con Hong Kong. Senza accorgercene sono
finiti i carretti, i ristorantini sui marciapiedi e i
clacson. La citta' era tutta curata e cara. Abbiamo trovato
un alloggio a 13 euro vicino alla stazione ferroviaria.
Probabilmente ci rifermeremo li quando usciremo da Hong
Kong.
Per passare la frontiera siamo andati in stazione dove
avremmo potuto oltrepassare il confine. E' l'unico modo per
oltrepassare il confine in bicicletta. La stazione sembrava
un grosso centro commerciale.
All'immigrazione in attimo abbiamo avuto il timbro di uscita
dal paese e alla dogana nessuno ci ha guardato il bagaglio.
All'immigrazione di Hong Kong e' stata ancora piu' rapida e
alla dogana ci hanno sorriso e fatto passare
tranquillamente. Mentre Patrizia faceva la guardia alle bici
sono andato a fare i biglietti del treno ma quando abbiamo
provato ad andare sui binari ci hanno bloccato e spedito
indietro. Una ragazza gentilmente ci ha detto di recarci al
controllo bagagli perche' con le bici non si poteva passare.
L'ufficiale al controllo bagagli gentilmente ci ha detto
"niente biciclette sul treno, e' proibito". Ci ha reso i
soldi del biglietto e fatto fare un' altro per la prima
fermata del treno. Ha chiamato un dipendente e ci ha
scortato sul vagone fino alla prima fermata del treno. Si e'
assicurato che scendessimo dal treno e uscissimo dalla
stazione. L'unica maniera per raggiungere la citta' hanno
detto che era pedalando.
E' stato un disastro, divieti per le bici e cartelli
stradali per Kowloon che indicavano solamente autostrada.
Nel pomeriggio ci siamo trovati a 5 km da Kowloon con tre
strade vietate alle bici. C'erano tre tunnel per oltrpassare
il monte accessibile solo alle macchine. In un disperato
tentativo siamo stati bloccati da un poliziotto che ho
sparato a cagare e fortunatamente non si e' offeso. Era
ormai diventato buio e non c'era modo di raggiungere la
citta'.
Sconsolati siamo andati in una stazione del treno a chiedere
se potevamo caricare le bici e alla biglietteria ci hanno
dato il permesso. Non mi consegnavano i biglietti del treno
se prima non toglievamo la ruota davanti alla bicicletta.
Probabilmente avevano paura che pedalassimo in
stazione... Abbiamo raggiunto la citta' alle 9 di sera e
ci siamo alloggiati in questo ostello. Sembriamo un po' dei
deportati ma e' una delle sistemazioni piu' economiche qui
ad Hong Kong. Domani andremo a richiedere il visto cinese
per poter rientrare nel "continente" e la prossima settimana
andremo al
consolato vietnamita a richiedere il visto. Poi faremo un
po' di vacanza e visiteremo la citta'. A fine settimana
prossima rientreremo in Cina per raggiungere il Sud Est
asiatico.
Siamo a 3968 km e ne avremo altri mille per raggiungere il
Vietnam.
Ciao Gente!
Claudio
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