12.6.07

CLAUDIO ( PIOGGE, 12/06/2007)

Ciao Gente, siamo a Fuzhou, una citta' sul pacifico a 1150
chilometri a sud di Shanghai. Diciamo che il pacifico non lo
abbiamo ancora visto. E' quasi un mese che siamo sulla costa
ma la strada invece di costeggiare il mare passa attraverso
le montagne.

A Shengzhou eravamo rimasti un giorno fermi a riposare con
la speranza che smettesse di piovere ma ieri ho avuto la
conferma che continuera' a piovere fino a settembre...siamo
nella stagione delle piogge quindi acqua tutti i giorni!

Nella citta' abbiamo cercato un negozio di biciclette per
comprare dell'olio ma sembra un cosa piuttosto rara.
Restavano perplessi quando chiedevo l'olio per le catene.
Nessuno si preoccupa di oliarle. In una specie di officina
dove riparavano moto ho potuto oliare le catene usando
dell'olio motore bruciato. Ero nel marciapiede che con il
penellino ungevo bene le catene e nel frattempo si' formata
una folla di curiosi a guardare cosa diavolo facevamo. Erano
tutti curiosi, non si saranno fermati molti stranieri in
quella citta'.

La pioggia e' cominciata poche ore dopo e non ha smesso fino
alla sera. Molte volte pioviginava ma quando pioveva troppo
forte mettevamo le giacche impermeabili. Quella che usa
Patrizia e valida mentre la mia sembra di spugna...passa
acqua ovunque. Quello che mi fa girare le palle e' che
quella che usa lei era mia ma le avevamo scambiate a casa
perche' la sua per lei era grossa...che fregatura! Quella
giacca e' un pacco e ora mi mette male fare di nuovo lo
scambio.

I sali e scendi sono cominciati dopo pochi chilometri e
Patrizia accusava un po' le salite. Sulla pianura pedala
bene ma sulle salite soffre parecchio.
Abbiamo raggiunto un piccolo passo dove la vista era
spettacolare. Pareti di rocce e un monolite di un centinaio
di metri. Ci siamo fermati a fare merenda e goderci il
paesaggio aprofittando che non pioveva. La sera abbiamo
raggiunto un albergo in una piccola citta' lungo la strada.
Abbiamo pagato 5 euro in due per una camera non troppo
pulita. La proprietaria era seduta all'ingresso del suo
albergo e costruiva i coprisedili per auto che poi vendeva
sulla strada.
Dopo dieci minuti che eravamo in camera hanno bussato alla
porta dei poliziotti. Volevano controllare che avessimo il
passaporto e il visto cinese. Probabilmente era il primo
visto che vedevano e non capivano tanto come era fatto. Uno
di loro parlava inglese quindi gli spiegavo come funzionava
il visto cinese. Non so quanto avesse capito comunque
all'ultimo ha detto OK!

Sulla strada per raggiungere Wenzhou mentre attraversamo un
villaggio ci siamo fermati a guardare un cagnolino
stranissimo. Era colorato come un ape, arancione e nero a
strisce. Non si capiva se lo avevano tinto o se era una
disgrazia della natura. Mentre cercavo di accarezzarlo e'
arrivata la padrona a prenderlo e un'altra signora
continuava a gridare facendo segno che lo vendeva a 2 euro!
Ma chi cazzo lo comprava!

A Wenzhou ci siamo fermati una giornata e finalmente abbiamo
trovato l'olio in un negozio per biciclette. Mentre
lasciavamo la citta' ci siamo fermati al bordo della strada
vicini a un benzanio dove con la benzina ho lavato le
catene. Ho usato la bombola del fornello e lo spazzolino da
denti per pulire bene le corone, la cassetta e la catena.
Una volta pulita ho dato una bella lubrificata a tutto.
Anche in questa occasione non mancava il pubblico!

Nei paesi lungo la strada le officine espongono sui
marciapiedi i motori rigenerati dei camion o altre parti
meccaniche. Riparano qualunque cosa in mezzo alla strada non
preoccupandosi di scaricare l'olio per terra.

Dopo Wenzhou la strada e' diventata un inferno, i sali e
scendi erano diventati dei muri asfaltati e Patrizia ha
sofferto molto. Non c'era possiblita' di accamparsi perche'
erano solamente risaie quindi si poteva solo proseguire.
Impiegavamo ore a salire e pochi minuti a scendere, per poi
ricominciare a salire. Avessi avuto la possiblita' di
portare anche le sue borse lo avrei fatto almeno faticava un
po' meno. Non ha molto peso lei, porta solo i suoi vestiti
ma ha comunque dei chili che in salita si fanno sentire.
Prima di raggiungere l'ultimo passo era gia' diventato buio
e mancavano dieci chiolometri per raggiungere una citta'. Ha
cominciato a piovere forte e la visiblita' era ridotta dalla
nebbia. Nella discesa, in mezzo alla strada c'era un mucchio
di sabbia che qualcuno aveva scaricato chissa' per quale
strano motivo. Patrizia era davanti e le ho gridato di
frenare ma ormai era tardi, e' riuscita comunque a sterzare
e cadere sulla sabbia. Fortunatamente era sabbia e non
ghiaia altrimenti si sarebbe fatta molto male.

Sulla strada non passava nessuno, pochissime macchine o
camion che si dirigevano in qualche villaggio. Chiunque usa
l'autostrada che scorre piu' vicina al pacifico e ha delle
gallerie invece di muri asfaltati. Con cosi' poco passaggio
pero' e' piu' rilassante pedalare, sara' dura per i sali e
scendi ma almeno non ci sono tanti clacson a farci fischiare
le orecchie.
Il paesaggio e' splendido e praticamente disabitato. Foreste
tropicali, canne di bamboo e risaie ai bordi della strada.
Qualche sentiero entra dentro le foreste e porta a qualche
capanna di contadini. Ogni tanto attraversa la strada
qualche serpente o dei ranocchi, di cinesi non ce ne sono
molti.

I villaggi sono molto poveri, le case non completate o semi
distrutte dall'acqua e dall'abbandono. La gente molte volte
ci guarda perplessa, non passano molti stranieri per quelle
strade. Alcune volte, negli angoli dei villaggi, ci sono dei
pisciatoi che non sono altro che batracche con dei
contenitori dove si ci piscia dentro. Non so cosa facciano
del piscio, alla fine e' amoniaca e per qualcosa lo
useranno. Io comunque preferisco pisciare attaccato a un
albero....

Come al solito nelle locande e sopratutto nei ristorantini
cercano sempre di fregarci qualche spicciolo che non cambia
la vita a noi e neppure a loro. quando ci dicono il prezzo
ridono e li si capisce che non e' il prezzo giusto.
In una specie di ristorantino o negozietto o chissa' cos'era
quella casa abbiamo mangiato della pasta "chimica"
(liofilizzata) e bevuto due bibite ad una cifra ridicola...
la padrona ci ha regalato anche un pacco di biscotti. Erano
davvero gentili, il marito era uscito a coprire la bici di
Patrizia perche non si bagnasse e la mia l'ha portata dentro
al riparo. Erano due persone gentilissime, c'era anche un
anziano che ci guardava curioso e perplesso. Giustamente non
capiva dove diavolo andavamo con quel tempo di merda.

Ieri pomeriggio mentre pedalavamo abbiamo visto quattro
cagnolini sul bordo della strada. ci siamo fermati a
guardarli, la mamma non c'era e molto probabilmente erano
stati abbandonati da qualcuno. Avevamo un pacco di biscotti
ma i cuccioli facevano fatca a masticarli quindi li abbiamo
spezzati tutti e bagnati con l'acqua per ammorbidirli un
po'. Erano tre femmine e un maschietto.
Li abbiamo tolti dalla strada e messi nell'erba, non so se
sopraviveranno, forse si. Non potevamo comunque fare altro
che dargli qualcosa da mangiare.

Con le ultime salite siamo arrivati qui a Fuzhou e oggi
abbiamo riposato un po' le gambe. Domani mattina
ripartiremo, mancheranno 800 km di sali e scendi per
raggiungere Hong Kong e pioggia fino a settembre....
Uaoooooooo

Ciao!

Claudio

1 comment:

Anonymous said...

Ciao ragazzi. Come state? Ho visto le foto... cacchio che belle. Stamattina ho dato un esame... 30! A presto. Ciao