25.4.07

CLAUDIO (PECHINO, 25/04/2007)

Ciao Gente, siamo a Pechino da 10 giorni e domani finalmente
si riparte con le biciclette.

Abbiamo lasciato la nostra macchinina a Ulanbaatar al
padrone della guest house per 200 dollari. E' stato un gran
bel viaggio con la suzukina ma sara' ancora meglio con le
biciclette. Avevo proprio una gran voglia di pedalare.

Il padrone della guest house ci ha aiutato molto per
ottenere i biglietti del treno per raggiungere Pechino. Era
il treno che arrivava da Mosca e solitamente e' super
affollato. La sera ci siamo salutati e ci ha fatto un bello
sconto sulle notti trascorse da lui dicendomi che avevamo
fatto un buon buisness con la suzukina. Col tempo riuscira'
a venderla bene.

La mattina il figlio ci ha svegliati presto e portato alla
biglietteria della stazione. la prima risposta e' stata un
NO secco! Non ci sono posti liberi! ha telefonato al padre
che a sua volta avra' telefonato a qualcuno che conta e in
20 minuti abbiamo ottenuto due biglietti a 45 euro l'uno. Il
padre e' un tizio in gamba, conosce tutti e si fanno dei
favori a vicenda.

Siamo andati ad aspettare il treno sui binari, aveva smesso
da poco di nevicare, la primavera non esiste in Russia e
Mongolia.
E' arrivato il treno, carrozza numero 14. Ha aperto la porta
un cinese, il responsabile della carrozza. Prima di scendere
si e' messo i guanti di gomma e ha pulito le maniglie delle
scalette, agganciato il numero 14 calamitato sulla carrozza
e poi ha preso i nostri biglietti. Ha provato 3 volte a
chiederci da dove venivamo ed e' stata dura
capirlo...mischiava russo cinese e inglese in una
parola...un mito!

Il suo collega ci ha accompagnati nello scompartimento che
abbiamo condiviso con due Svedesi che arrivavano dalla
Russia. Ci hanno consegnato le lenzuola e le due cuccette
non erano affatto male. Un po' dure ma erano meglio dei
sedili della suzukina.

Il treno e' partito in perfetto orario, era strano viaggiare
in un altro mezzo che non fosse la Susina. La periferia di
Ulanbaatar e' fatta da Yurte. E' strano vedere la citta' coi
suoi palazzi e a pochi metri le yurte dei piu' poveri.

Dopo poche ore abbiamo avuto la colazione gratis, era
compresa col biglietto. Da quel momento abbiamo cominciato a
mangiare con le bacchette. Mentre facevo una foto a Patrizia
un cinese e' scoppiato a ridere....

Sul treno c'era di tutto, mongoli, russi, cinesi e
viaggiatori di altre razze.

Il Cinese, responsabile della carrozza, era un
mito...ossesionato dalla pulizia. Probabilmente era
obbligato a far tenere pulita la carrozza ma tutti ridevano
quando passava per ogni scompartimento col sacco della
spazzatura per raccogliere i rifiuti. Non diceva una parola,
si fermava in ogni scompartimento e puntava il dito verso un
pezzetto di carta, un tappo di una bottiglia o qualunque
cosa reputava da buttare. Non gli andava giu' che noi non
gli consegnavamo un rotolo di carta igenica quasi
finito...Per lui era da buttare. Finito il giro dei rifiuti
toglieva i suoi guanti e si metteva in cuccetta.

Due volte e' passato con l'aspirapolvere, sempre coi suoi
guanti di gomma e i suoi modi di fare... Puntava il dito
verso le scarpe o gli zainetti per farli spostare e pulire
bene ovunque. Era il terrore della carrozza...se ti cadeva
una cosa per terra la prendeva come spazzatura.

Nel tardo pomeriggio abbiamo attraversato il deserto del
Gobi, non c'era piu' traccia di neve ma solo qualche
cammello qua e la. C'era molto vento quindi nel treno
entrava la sabbia del deserto. Il cinese si e' dovuto
ripassare tutta la carrozza con l'aspirapolvere...

Verso le 8 di sera abbiamo raggiunto la frontiera. Sono
entrati gli ufficiali a controllare il treno e portare dei
moduli da compilare. hanno ritirato il passaporto a tutti e
portato dentro gli uffici. A noi stranieri il controllo
bagaglio praticamente non esiste ma alcuni russi sono dovuti
scendere con le valige e andare in dogana.

Fortunatamente nessuno ha notato il timbro che avevo sul
passaporto che indicava il possesso di una macchina
all'ingresso del paese. Gli svedesi che erano con noi mi
avevano chiesto che documenti avessi che attestavano la
vendita della macchina a Ulanbaatar...ridendo ho risposto
"nessuno...speriamo che nessuno se ne accorga". Sono rimasti
perplessi dalla risposta.

Il treno ha fatto molte manovre dentro la stazione
sganciando vagoni e portarli dentro un capannone. Dentro
quel capannone sostituivano il blocco delle ruote delle
carrozze visto che in Cina i binari sono piu' stretti di
circa 15 centimetri. Dei sollevatori idraulici alzavano le
carrozze e con un sistema di cavi trascinavano via le ruote
larghe e portavano sotto la carrozza le ruote piu' strette.
Una volta posizionate sotto calavano la carrozza sui nuovi
blocchi. Siamo scesi a fare le foto assieme ad altri
viaggiatori ma una volta che e' tornato il Cinese ci ha
sgridati e riportati in carrozza.
Il treno ha fatto molte altre manovre per riagganciare tutti
i vagoni, agganciare un nuovo vagone ristorante cinese e
tornare in stazione.

Abbiamo trascorso cinque ore in frontiera tra dichiarazioni,
timbri e ruote nuove...

Sul tratto cinese abbbiamo avuto i ticket per la colazione e
il pranzo gratis!

Era mezzanotte quando siamo ripartiti e il cinese ci ha
stupiti per l'ultima volta...aveva la camicia della divisa e
i pantaloni del pigiama. Camminava avanti e indietro nel
corridoio per vedere se era tutto in ordine e poi si e'
messo in branda.

La notte l'abbiamo passata benissimo, abbiamo dormito come
ghiri nelle nostre cuccette. Dal finestrino si vedeva la
Cina.... Non e' poi cosi' lontana da Luceto.

Abbiamo oltrepassato la muraglia cinese e in una stazione
abbiamo dovuto attendere la coincidenza quindi siamo scesi a
fare le foto alla muraglia. In alcuni tratti costeggia la
ferrovia pwer poi sparire dietro le montagne. E' davvero
imponente. Non ci fossero gradinate cosi' lunghe sarebbe
anche bello percorrerla in bicicletta. L'unico modo e' a
piedi anche se alcuni tratti sono a pagamento... Organizzano
i tour per andarli a vedere e fanno pagare il biglietto in
alcuni tratti...che tristezza.

La periferia di Pechino e' immensa ed e' tutto un cantiere.
Stanno continuando a tirare su palazzi e a tirare giu'
baraccopoli. Stanno preparando tutto per le olimpiadi del
2008.

Il treno e' arrivato in orario spaccato alla stazione
centrale di Pechino. 14:31 come da programma.
Con la metro' abbiamo raggiunto il nostro ostello. Il piu'
economico della citta' dove paghiamo 3 euro a testa in
camerata da dieci letti.
In camera c'e' uno spagnolo che vive qui a Pechino. Si
mantiene lavorando, insegna inglese e spagnolo. Ha sparso
vestiti ovunque in tutta la camera e c'e' una puzza di piedi
paurosa. Di notte russa e parla nel sonno. Dice parole in
inglese, spagnolo e cinese.

A mangiare andiamo in una vietta dietro all'ostello dove
paghiamo un euro e mezzo a testa per un piatto di pasta e
gli spiedini. C'e' un tizio col carrettino che fa spiedini,
ormai siamo sempre da lui. Costa poco e sono buoni.

Non siamo stati un giorno fermi qui in citta'. Il primo
giorno abbiamo fatto troppi chilometri a piedi cercando
negozi di bici che non abbiamo trovato. O meglio...abbiamo
trovato negozi di bici super costose o di bici penose.

Il secondo giorno abbiamo trovato negozi di bici non lontano
dall'ostello e dopo una lunga scelta abbiamo comprato due
mountain bike Merida, telaio in alluminio e forcella
ammortizzata. Per Patrizia abbiamo scelto una bici col
telaio piu' piccolo altrimenti avrebbe fatto troppa fatica a
pedalare. Come componentistica non sono male ma appena
consumeremo catene e corone compreremo materiale piu' serio.
Girando in bici per la citta' abbiamo incrociato una
trentina di negozi di bici dove in ognuno abbiamo comprato
qualcosa. Parafanghi, portapacchi, porta borracce,
puntapiedi, cavetti, freni, borse per il manubrio e borse
posteriori.

Girare per la citta' in bici e'' uno sballo. Si trovano un
sacco di cose. I parcheggi di bici sono ovunque, alcuni sono
su due piani per poter parcheggiare piu' bici possibile.
Pechino sta cambiando ogni giorno che passa, stanno tirando
giu' intere vie di palazzi e li ricostruiscono nuovi. In
ogni angolo della citta' c'e' un cantiere e palazzi che
vengomno su in pochi mesi. Stanno stravolgendo tutto per le
olimpiadi e ne sono molto orgogliosi di essere loro ad
ospitarle nel 2008.

Per il nostro abbigliamento siamo stati in un mega centro
commerciale di roba taroccata! vendono roba Nike, Adidas,
The North Face e molte altre marche costose. Sembrava il
mercato del pesce, tutti gridavano e cercavano di
accaparrarsi i clienti. La contrattazione era la parte piu'
bella. Sparavano delle cifre come se la roba fosse originale
e poi partiva una contrattazione spietata e solitamente
ottenevamo la roba a un quarto del prezzo.

Una giornata ce la siamo presa di vacanza e siamo andati a
visitare un pezzo di citta' proibita. Non tutta perche'
bisogna pagare troppo. E poi perche' pagare per vedere la
ricchezza degli altri... Lo spirito genovese!

L'altra sera facevo le prove di carico, infilo la tenda
nelle borse, schiaccio poco di piu' e si e strappata la
borsa... Ho provato a tirare le altre cuciture e mi sono
rimaste in mano... Le borse mi sembravano decenti ma alla
fine erano un disastro. Si laceravano infilamdoci roba
dentro... 30 euro buttati via.

Ieri e oggi siamo andati a comprare delle borse belle
capienti e migliori che ci sono costate ancora meno ma
sembrano belle robuste. Questa sera le caricheremo. Io
portero' molto piu' peso di Patrizia per evitare che mi
muoia per strada... Io portero' tenda, fornello, gavetta,
attrezzi, e il mio vestiario. lei portera' solo il suo
vestiario quindi avra' ben pochi chili sulla bici. Poi se
vedo che mi supera gli appioppo qualcosa...

Domani mattina partiremo verso sud, direzione Hong Kong ma
ancora non sappiamo che zig zag fare...improvviseremo strada
facendo.

Ci sentiamo dalla Cina... tra qualche giorno!
Ciao!!

Claudio

P.S. Finalmente basta neve!

1 comment:

Anonymous said...

CIAO!!!Mi chiamo Stefano e sono cugino di Mauro Altare.Finalmente si è ricordato il nome del sito e ora posso seguirvi(anche se solo da casa)nel vostro stupendo viaggio.
E' da qualche annetto che mio cugino mi narra delle tue imprese...che dire?
FANTASTICO!!!spero un giorno di riuscire a realizzare anche solo un ventesimo di VIAGGIO come quelli fatti da te.
Bè ora vi devo salutare!Buon pedalare...ci si sente
Ste

p.s.cercate di dire un pò agli amici cinesi di non costruire troppi palazzoni,dighe e robe varie...ci stanno prendendo un pò troppo la mano :-p...ciaooo