21.2.07

CLAUDIO (ALMATY TO TASHKENT, 6/02/2007)

Ciao Gente, siamo a Taskent, capitale dell'Uzbekistan.

E' una settimana che siamo fermi in citta' per ottenere
tutti i visti per proseguire il viaggio.

Da Almaty a Tashkent non abbiamo fatto molti chilometri ma
in compenso nelle due citta' abbiamo fatto un sacco di
strada a piedi tra un ambasciata e l'altra!

Ad Almaty abbiamo passato 10 giorni in citta' per ottenere
il solo visto uzbeko. Eravamo andati a richiedere il visto
express per partire il prima possibile perche' Almaty era
troppo cara. Nel frattempo abbiamo girato in lungo e in
largo per trovare un pezzo di plexiglass da montare al posto
del finestrino che ci avevano scassato.
Pezzi di ricambio Suzuki sono impossibili da
trovare. Siamo stati nel bazar di autoaccessori e l'unico
che ci ha considerati ha detto che per avere un finestrino
bisognava attendere almeno 10 giorni perche' avrebbero
ordinato il pezzo da Dubai. Non era pero' molto convinto
sul tempo reale che avrebbe impiegato ad arrivare il
finestrino nuovo. Abbiamo continuato a girare per giorni in
cerca
di un qualcosa che ci potesse tornare utile ma non siamo
riusciti a concludere niente.

Accantonata per il momento la ricerca del plexiglass siamo
andati in un autofficina fuori dal bazar per far sistemare i
cuscinetti, sperando che loro li potessero trovare nuovi da
qualche parte.
Hanno messo la macchina sul ponte e fatto delle
prove per capire che problema avesse. Continuavano ad
insistere che il problema era il differenziale e non i
cuscinetti... Ho fatto il possibile per fargli capire che il
differenziale era OK ma il problema erano i
cuscinetti...niente da fare! Ho dovuto far tirare giu' la
macchina dal ponte prima che la smontassero come un lego!
Patisco troppo se qualcuno tocca la suzukina e poi se quel
qualcuno non capisce un cazzo patisco ancora di piu'!

Il giorno dopo siamo tornati all'ambasciata uzbeka per
ritirare il visto ma
l'impiegato allo sportello si e' reso conto solo in quel
momento di aver dimenticato le nostre pratiche sulla
scrivania, quindi, niente visto! Bisognava attendere per
altri
tre giorni. Siamo tornati al bazar e dopo un po' di ricerche
siamo riusciti a trovare i cuscinetti per le ruote davanti.
Non molto lontano c'era un altro bazar dove vendevano di
tutto e sono andato a cercare qualcosa per ricostruire un
finestrino. C'era un vetraio che lo avrebbe rifatto se
avessimo avuto i finestrini piatti e non curvati. In quel
bazar c'era davvero di tutto ma non c'era una sega che
potesse addattarsi come finestrino.
C'era una ragazza che vendeva DVD ed aveva una TV dove ne
faceva vedere alcuni.
Al momento ne stava facendo vedere uno sulle lotte dei cani.
C'erano un Pitt Bull e un Mastino Napoletano che
combattevano in un prato e attorno a loro c'era molta gente
che gridava per incitare i cani a combattere di piu'. Sulla
copertina del DVD c'era un disegno stilizzato di un muso di
un Pitt Bull. Un kazako che guardava il filmato si e'
comprato una copia del DVD. Era angosciante guardare quelle
scene di quei poveri cani...forse lo era solo per me...

Il giorno dopo abbiamo tentato di fare il visto kirghiso ma
visto la folla di gente che c'era in ambasciata abbiamo
rinunciato. A quel punto abbiamo cercato un officina che ci
cambiasse i cuscinetti alla macchinina. Abbiamo camminato
tanto in quella citta' che tutte le sere avevamo un gran
male alle gambe. Non tanto per i chilometri a piedi ma per
la fatica di rimanere in equilibrio sul ghiaccio. Su
tutti i marciapiedi c'e' uno strato di ghiaccio che si
sciogliera' tra un paio di mesi.
Quei giorni ad Almaty sembravano infiniti, mangiavamo tutti
i giorni kebab per cercare di risparmiare in quella citta'
davvero troppo cara.

Il giorno prima di ritirare il visto sono andato nell'
officina
per cambiare i cuscinetti mentre Patrizia e' rimasta in
albergo.
Nell'officina mi accolto cantando una canzone di Toto
Cutugno... Anche li i meccanici sostenevano che il rumore
non era dei
cuscinetti ma di qualcos'altro. Grazie alle mie trenta
parole in russo che conosco sono riuscito a fargli capire
che
gia' avevo stretto una ghiera di un cuscinetto e che aveva
smesso di fare rumore. Non mi sembrava vero quando il capo
officina ha capito! Abbiamo impiegato due ore a cambiare i
cuscinetti. Scrivo abbiamo perche' io ero piu' sporco del
meccanico. Cercavo di smontare i pezzi per evitare che mi
scassassero qualcosa.
Uno di loro mi ha regalato una bandierina kazaka con la
dedica e la firma di tutti quelli che lavoravano in
quell'officina. Finito il lavoro io e il capo officina siamo
andati a provare la susi e sembrava un
gioiellino...finalmente non fischiavano piu' i cuscinetti!

Il giorno dopo abbiamo caricato la macchina e siamo andati
in ambasciata a ritirare il visto. Dopo due ore di coda lo
stesso impiegato allo sportello ha avuto il coraggio di
dirci che i visti non erano pronti! Li avrebbero preparati
in altri due giorni.
Abbiamo insistito parecchio ed abbiamo ottenuto i visti in
cinque minuti!
Il visto doveva essere a doppia entrata ma l'impiegato lo ha
fatto ad un solo ingresso. Non avevamo piu' voglia di
perdere tempo quindi abbiamo pagato e ci siamo tenuti il
visto cosi' com' era. Ci interessava avere due ingressi per
poter richiedere il visto turkmeno e a quel punto non lo
potevamo piu' fare. Niente di grave...ormai avevamo gia'
deciso di non visitare il Turkmenistan visto che sarebbe
costato una fucilata.

Siamo partiti da Almaty il tardo pomeriggio. I cuscinetti
non facevano piu' nessun rumore ma in compenso c'era il
fruscio del nylon che sostituiva il finestrino. La notte e'
cambiato il tempo ed il mattino dopo e' scesa una bella
nevicata che ci ha accompagnati per tutto il giorno. Abbiamo
dovuto fare due passi alti solamente 1000 metri ma con la
neve alcune macchine rimanevano impantanate. I camion
salivano lenti con le catene ma alcuni di loro tentavano di
salire senza ma rimanevano impantanati bloccando tutti.
La sera ci siamo fermati in un cafe a mangiare e alcuni
camionisti aspettavano a salire i passi fin che' non cessava
di nevicare. Viaggiavano senza catene quindi non volevano
rischiare di rimanere bloccati.

In un punto a sud del Kazakistan la strada e' costruita sul
fine col Kirghizistan. A poche centinaia di metri dalla
strada si vedevano i villaggi kirghisi. In quel tratto ci
sono molti check points della polizia che controllano che
nessuno sconfini illegalmente.

In tre giorni abbiamo raggiunto il confine. Nella parte
kazaka abbiamo impiegato un ora mezza tra immigrazione e
dogana. Il controllo dei bagagli e' stato superficiale come
sempre. C'erano due cagnolini antidroga che facevano le
feste a tutti...mi sa che quelli di droga non capivano un
cazzo.

Nella parte uzbeka abbiamo impiegato quasi tre ore con le
solite procedure assurde. All'immigrazione ci hanno
consegnato dei moduli da compilare scritti in cirillico. Se
non fosse stato per un tizio di passaggio che ci aiutava a
compilare i moduli saremmo ancora li... Gli ufficiali sono
stati molto scortesi, ridevano e non collaboravano per
niente. Consegnati i fogli all'immigrazione era il turno
della dogana... L'ufficiale, con aria da stronzo, ha voluto
che portassimo tutti gli zaini dentro l'edificio per farli
passare attraverso il metal detector. L'ufficiale addetto al
controllo non ci ha considerati molto e ci ha rispediti giu
dalla macchina non controllando niente. Hanno voluto
guardare dentro il baule e il vano motore per poi darci l'OK
a partire. Dopo un chilometro c'era un posto di controllo
dove abbiamo dovuto pagare una tassa di 10 euro. Dopo tre
chilometri in un altro posto di controllo verificavano che i
documenti fossero tutti in regola. Finalmente, dopo tante
ore di controlli e rotture di balle abbiamo raggiunto
Tashkent, capitale dell'Uzbekistan.

Ci siamo alloggiati in un hotel dove paghiamo 7 euro a testa
con colazione.
Qui a Tashkent faremo i visti per proseguire il viaggio e
aspetteremo che arrivi il pacco dall'Italia con i pezzi di
ricambio per la Susi! Finalmente avremo di nuovo il
finestrino e il cavo del contachilometri!

Ciao Gente!!

Claudio

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