12.2.08

PATRIZIA & CLAUDIO (DELHI,...IN ATTESA, 12/02/2008)

Ciao ragazzi.

Tanto tempo e' passato ma ci siamo ancora!! E' 15 giorni che
siamo a Delhi (e dintorni!). Ho (io - Patrizia) ritirato il
mio passaporto nuovo (in quello vecchio avevo esaurito le
pagine) all'ambasciata italiana a Delhi. Sono stati
veramente operativi. Dopo 24 ore dalla mia richiesta mi
hanno consegnato il passaporto nuovo (e pure digitale!).
Siamo stati all'ambasciata pakistana per richiedere il
visto. L'ambasciata una "cosa enorme" con cupole blu, la
sezione consolare piu' simile ad un pollaio! In coda sul
marciapiede fuori da un gabbiotto con delle grate che dovevi
arrotolare i fogli per passarli all'impiegato dall'altra
parte dello sportello. Un sacco di gente seduta (quasi
accampata) sul marciapiede.

Arrivati di mattina presto richiediamo i fogli da compilare
per l'ottenimento del visto allo sportello. Ce li consegna.
Sono due fogli a testa. Ci sediamo sul marciapiede a
compilarli con la nostra penna. Abbiamo quasi finito di
rispondere a tutte le domande del questionario che un tizio
ci viene a chiamare. Non capiamo cosa vuole. Il tizio fa
segno lo sportello. Claudio si avvicina allo sportello e
l'impiegato dice che i fogli non vanno compilati a mano ma a
macchina. Gli chiediamo dove mai potremmo riuscire a
compilarli a macchina ma non e' molto collaborativo. Dopo un
attimo giriamo lo sguardo e vediamo "appolaiati" a sinistra
sul marciapiede 6 o 7 omini con il loro banchetto, tre sedie
(una su cui sono seduti e due per i "clienti") e la macchina
da scrivere! Andiamo da uno di questi che con alla mano i
nostri passaporti e i fogli da compilare inseriti nella
macchina da scrivere inizia a compilare! Ci chiede le cose e
poi fa un riassunto lui per quello da scrivere. Una domanda
del questionario chiede per che motivo si entra nel paese e
che non e' sufficiente rispondere per "turismo" o "affari"
altrimenti puo' essere oggetto di rifiuto per il rilascio
del visto. Cosi' lui ci chiede perche' entriamo nel paese.
Noi articoliamo la risposta. Ci riconsegna i fogli. Nella
risposta a quella domanda ha scritto solo "TOURISM" e per il
resto solo il minimo indispensabile. Speriamo accettino la
richiesta! Lo paghiamo nemmeno poco...ma dove la trovavamo
una macchina da scrivere?! Poi c'e' il problema di incollare
le foto. Nessun problema! :-) C'e' un altro banchetto che
ha pinzatrice (per pinzare i fogli) e colla per incollare le
fototessera sui fogli!

Consegnamo i fogli allo sportello e pagato l'importo per il
visto ci dicono di ritornare dopo due giorni. Due giorni
dopo il visto e' pronto!

Ambasciata iraniana. Meno una "sbulaccata" di quella
pakistana e la sezione consolare molto piu' accogliente, con
una sala d'aspetto ed il bagno! Ottenere il visto e'
semplicissimo ma viene rilasciato per soli 7 giorni di
permanenza nel paese. Per averlo da piu' giorni bisogna
richiedere il visto nel proprio paese oppure contattare
un'agenzia che faccia da tramite fra noi, l'ambasciata ed il
ministero degli affari esteri iraniano. Scriviamo una mail
ad un'agenzia che si occupa di visti per il Centro Asia. La
risposta e' positiva. Probabilmente possiamo ottenere una
lettera d'invito per richiedere un visto da un mese
(ovviamente dietro pagamento!!). Purtroppo i tempi sono
lunghi e forse a fine settimana sapremo qualcosa, o mal che
vada ad inizio settimana prossima. Cosi' siamo "bloccati" a
Delhi.

Settimana scorsa con il treno abbiamo raggiunto Pushkar dove
abbiamo incontrato Emanuele e Carla, due amici che stanno
girando l'India con una Royal Enfield. Loro hanno
parcheggiato la moto a Ratlam (a sud di Pushkar) e noi
abbiamo lasciato le bici a Delhi. Ci siamo incontrati a
meta' strada e passato qualche giorno insieme. Un miliardo
di cose da raccontare dopo un anno che non ci si vedeva e
tante (tantissime) cose da dire sugli indiani! Impressioni,
pregi e difetti :-)! Pushkar, un paesino intorno ad un
laghetto. Scimmie con il muso nero e la coda lunga (non i
soliti macachi!) ogni dove e come al solito mucche e tori
(che qualche volta si incazzano!). Qualche tempio che sorge
arroccato su colline attorno al paese. Giorni passati a
"fare le cozze" (per chi non lo sapesse...significa "fare
ninete"), pranzo, cena, passeggiate e chiaccherate.

Ora qui a Delhi...apparentemente con niente da fare, ma
stranamente ogni giorno non stiamo fermi un secondo, e a
volte arriviamo la sera piu' stanchi che dopo 100 km in
bici! Viene sempre in mente qualcosina da fare o da comprare
che avevamo dimenticato!

Beh ci sentiremo fra qualche giorno e vi daremo (speriamo)
buone nuove sul visto iraniano!

Ciao a tutti!

Claudio a Patrizia

p.s. Oggi siamo stati al Cycle Market (bazar di biciclette)
qui a Delhi. Avevamo bisogno un copertone. Il miglior
copertone (BEST QUALITY - MADE IN INDIA!!!!) che si possa
trovare nella capitale indiana e' stato acquistato da noi
per la cifra di 135 rupie (2 euro e mezzo). Se ci garantisce
l'uscita dall'India (500 km) e' un miracolo.

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